Marocchino aggredisce quattro carabinieri nel lecchese. Era già stato espulso 2 volte

Oltre ai militari vittime della sua follia anche i proprietari di un negozio ed il personale medico

Marocchino aggredisce quattro carabinieri nel lecchese. Era già stato espulso 2 volte

E pensare che in Italia non avrebbe più dovuto neanche esserci Ismail Attane, il giovane marocchino di 20 anni che ha aggredito i proprietari di un negozio di Merate (Lecco), i 4 carabinieri corsi sul posto dopo la richiesta d'intervento ed il personale del 118 che si stava premurando di verificare le sue condizioni fisiche. Il nordafricano era stato infatti destinatario di 2 provvedimenti di espulsione emessi dal questore di Lecco, provvedimenti che evidentemente si è ben guardato dal rispettare.

Tutto è iniziato qualche giorno fa, quando il giovane ha iniziato a dare in escandescenze aggredendo i titolari di un negozio sito nel pieno centro di Merate, i quali vista la situazione hanno immediatamente chiamato il 112. Giunta sul posto una pattuglia di carabinieri l'immigrato ha iniziato ad aggredire anche loro, poi non contento ha rivolto la sua furia contro la gazzella dei militari rompendone i finestrini e rendendola di fatto inutilizzabile. Alla fine si è scagliato contro il personale del 118 ed ha tentato di distruggere una macchina per la Tac a cui i medici volevano sottoporlo per sincerarsi delle sue condizioni fisiche. Il marocchino è stato così arrestato e condotto presso il carcere di Pescarenico, dove dovrà rispondere di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate, danneggiamento aggravato ed ingiurie.

Ieri mattina il giudice del tribunale di Lecco ha convalidato il fermo tenendo debitamente conto sia della posizione di irregolarità nel nostro Paese del nordafricano sia della sua pericolosità . A quanto consta agli inquirenti infatti, alcune settimane fa il ragazzo si era reso protagonista di un altro grave episodio di violenza distruggendo a suon di pugni la vetrina di un negozio di abbigliamento sempre a Merate.

Il suo avvocato difensore, eletto d'ufficio, avrebbe chiesto per il suo assistito l'espulsione coatta dal territorio italiano anzichè la pena detentiva, ottenendo nel frattempo l'aggiornamento del processo al 22 giugno prossimo.

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