Quando ha saputo che la Cassazione ha confermato l'ergastolo Massimo Bossetti ha pensato al suicidio. Lo rivela il settimanale Oggi, che spiega che a salvare il muratore di Mapello è stata la moglie, Marita Comi. Bossetti ha atteso la sentenza in carcere, a Bergamo. Quando gli hanno detto che non c'era più nulla da fare, che per lui la "fine pena mai" era definitiva, è scoppiato in lacrime, preso dallo sconforto. Hanno dovuto sedarlo. Pare che prima della decisione della Suprema Corte abbia fatto avere una lettera al suo avvocato, con le sue "ultime volontà nel caso fosse confermata la condanna". Il preannuncio, quindi, dell'intenzione di farla finita in caso di conferma dell'ergastolo per aver ucciso Yara Gambirasio. Proprio per questo Bossetti ora è tenuto sotto stretto controllo.
A calmare Bossetti, almeno un po', è stata sua moglie Marita. Prima con una telefonata, poi con un colloquio in carcere, il giorno seguente. Bossetti ha chiesto di essere trasferito in un altro carcere, dove possa lavorare, "per non impazzire e per aiutare la mia famiglia".
L'ultima lettera dal carcere
Alcuni giorni fa, poco prima della sentenza, Bossetti ha scritto una lettera al cronista di News Mediaset Enrico Fedocci: "Caro Enrico fai giungere a tutti la voce di un innocente condannato al carcere a vita senza MAI potersi difendere.
Questa non è una cosa da paese civile. Io sono INNOCENTE - ribadisce - e lo griderò finché avrò voce. MAI smetterò di lottare con i miei avvocati che mi difendono per sincera convinzione e amore di Giustizia per dimostrare la mia INNOCENZA!!".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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