Una dirigente medico di Bologna è stata licenziata e denunciata a causa del fatto di aver usufruito di permessi per assistere un parente disabile mentre in realtà si godeva delle vacanze esotiche in compagnia del marito.
In seguito alle indagini condotte dalla guardia di finanza di Bologna, è emerso che questa pratica andava avanti almeno dal 2016 e fino allo scorso anno, approfittando proprio dei periodi in cui lo zio della donna si trovava ricoverato in ospedale. Tutto è potuto proseguire senza intoppi fino a che non si è verificato un imprevisto che ha fatto emergere l’amara verità. Durante una vacanza alle Cayman, infatti, il parente della dirigente pubblica è deceduto improvvisamente mentre si trovava ricoverato all’ospedale Maggiore, cosa che ha permesso alla Asl di rilevare l’assenza ingiustificata della donna dal posto di lavoro.
È da questo momento che sono scattate le indagini da parte dell’ente pubblico e quindi delle fiamme gialle, volte anche alla ricerca di eventuali precedenti. Grazie ad alcune testimonianze ed al controllo della documentazione registrata dall’agenzia di viaggi presso cui si serviva la dirigente è stato possibili ricostruire la vicenda nella sua interezza.
Ciò ha portato al licenziamento senza preavviso della donna, avvenuto lo scorso dicembre, ed ora a una sua denuncia per truffa ai danni dello Stato, avendo ella usufruito di congedi e permessi speciali retribuiti con la falsa motivazione di assistere lo zio malato.
Anche ai danni del marito della donna, medico a sua volta, è stato avviato un provvedimento amministrativo con gravi motivazioni. Si parla pure in questo caso di truffa ai danni dello Stato e di falso ideologico.
Pur di coprire la moglie, quest’ultimo ha prodotto un certificato medico fasullo in seguito alla morte dello zio.Per entrambi, infine, è stata fatta anche una segnalazione per danno erariale indirizzata alla Corte dei conti.
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