La melina di Macron in cerca di governo

Tempo di Olimpiadi in Francia: i giochi permettono a Macron di prendere tempo di fronte alla sfida più ardua

La melina di Macron in cerca di governo
00:00 00:00

Il presidente Emmanuel Macron, se potesse, le Olimpiadi le farebbe durare ancora a lungo. Al termine dei Giochi, non avrà più scusanti né diversivi. Sulla base dei risultati delle ultime elezioni legislative, dovrà metter mano al governo. Dovrà provare a tirar fuori dal cilindro una soluzione per dimostrare che la parentesi non si è chiusa e che il sistema politico francese, opera del generale De Gaulle, può essere ancora governato dal centro. Il gollismo, nella sua accezione originaria, è stato una religione civile della Nazione. Non è stato né di destra né di sinistra. Tant'è che è sempre esistita una agguerrita pattuglia di gollisti «de gauche» che il generale, con un po' di civetteria, considerava «le bottiglie più pregiate della mia cantina». A contatto con le istituzioni della V Repubblica, però, il movimento, senza indugi, si è collocato a destra. Ha interpretato il ruolo di una destra repubblicana e moderna, legittimata dalla Resistenza e dal fatto di annoverare tra i suoi nemici più acerrimi i sostenitori di Pétain prima e dell'Algeria francese poi. Il gollismo, per questo, nel corso della V Repubblica, è assurto per lungo tempo a interprete principale di una sorta di «quadriglia bipolare»: accanto a lui erano schierati i liberali moderati; dall'altra parte i socialisti, con i comunisti in un ruolo secondario e ancillare.

Macron ha saputo approfittare con abilità della fisiologica decadenza di un movimento legato all'epifania di una personalità eccezionale che, per l'implacabile trascorrere del tempo, si è trasformata in patrimonio condiviso della nazione. La crisi del gollismo, d'altro canto, ha trascinato con sé quella degli antagonisti socialisti. Sicché, la proposta di Macron ha fin qui potuto sfruttare un doppio vantaggio: l'assenza a destra di una forza considerata compatibile con la Repubblica e la divisione a sinistra tra una componente tradizional-moderata e una estremista. Gli è stato possibile giocare su due tavoli. Agli elettori tradizionalmente di destra (ex gollisti) si è proposto come argine nei confronti della nuova sinistra estrema; a quelli della sinistra moderata (ex socialisti) come un uomo vicino alle loro posizioni, il meglio che in un contesto di crisi potessero sperare.

Dopo quanto accaduto nelle elezioni legislative, però, si è fatto per lui veramente difficile perpetuare questa strategia. È vero: a destra non si vede ancora una forza che possa dirsi erede legittima del gollismo. La sinistra, però, si è riunita. Ed essa, ad oggi, nonostante il primato spetti al movimento di Mélenchon anti-atlantico e anti-europeo, non sembra voler rinunciare all'unità ritrovata, per quanto risicata e posticcia. Macron, per questo, non sa a quale Santo rivolgersi. Le istituzioni della V Repubblica gli consentono di varare un governo di minoranza, che potrebbe barcamenarsi e restare in piedi fin quando una maggioranza parlamentare non decida di buttarlo giù. Tutti intuiscono, però, che una cosa è un governo al quale manchino in Parlamento pochi voti per essere autosufficiente, altro è il varo di un esecutivo che viva unicamente perché i suoi avversari, di destra e di sinistra, hanno delle remore a votargli assieme contro. E poi: con questi chiari di luna, con il quadro internazionale che si delinea e la crisi economica che incombe, può la Francia fare a meno di un governo degno di tal nome?

Per un anno, d'altro canto, il Parlamento non può essere sciolto, se non in caso di dimissioni del presidente. Dodici mesi sono lunghi da passare.

Il rischio, per Macron, è che quanti hanno interesse a polarizzare il quadro politico, prima o poi - magari dopo aver lucrato sulla debolezza dell'esecutivo che verrà -, inizino a chiedergli, per il bene della nazione, di dimettersi in anticipo. Per evitare questo scenario serviranno abilità e fantasia; un colpo ad effetto, che riesca però meglio di quello per il quale si è preteso di far gareggiare gli atleti olimpici nella Senna.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica