"Meloni appesa". Spunta un'altra frase choc a Pisa

Ignoti legati con tutta probabilità al movimento anarchico hanno imbrattato i muri di alcuni edifici pubblici di Pisa con frasi intimidatorie nei confronti della leader di FdI Giorgia Meloni, l'amministrazione comunale esprime solidarietà:"Gesto vigliacco, individueremo i responsabili"

Una delle frasi contro Giorgia Meloni apparse a Pisa
Una delle frasi contro Giorgia Meloni apparse a Pisa

Un vero e proprio raid, compiuto da ignoti (almeno per il momento, visto che le indagini stanno proseguendo) probabilmente legati al movimento anarchico che hanno imbrattato con l'ausilio delle bombolette spray i muri esterni di alcuni edifici pubblici di Pisa. E su uno di questi, qualcuno ha vergato una frase inequivocabile: "Meloni appesa". Questo è quanto accaduto poche ore fa nella città toscana, che nonostante una radicata tradizione ultradecennale di voto a sinistra è amministrata da quasi un lustro da una giunta di centrodestra guidata dal sindaco Michele Conti.

Una vittoria legittimata dal 52,3% dei consensi ottenuti nel 2018 al ballottaggio, senza dimenticare il 31,97% ottenuto lo scorso 25 settembre che ha garantito l'elezione alla Camera dei Deputati del leghista Edoardo Ziello. Numeri che evidentemente non vanno giù ai più estremisti, iniziando con tutta probabilità dagli esponenti del mondo anarchico locale. Anche perché l'azione delle scorse ore è stata "firmata" con la A cerchiata, un simbolo ben riconoscibile. La loro attenzione si è quindi focalizzata sulla leader di Fratelli d'Italia, visto che oltre alla frase sopracitata ne è comparsa un'altra più moderata sulla facciata di un altro immobile pubblico del centro storico: "Meloni fuori" si legge, accanto al segno degli anarchici.

La zona della città toscana in cui si sono concretizzate le frasi contro Giorgia Meloni peraltro è quella dei lungarni, una delle più frequentate dai turisti. La stessa dove si trova l'università, oltretutto: un'area nevralgica del capoluogo pisano, proprio per questo motivo ben controllata dal circuito delle telecamere di videosorveglianza. L'amministrazione, dopo aver informato le forze dell'ordine, conta di individuare i responsabili degli atti vandalici e delle intimidazioni proprio con la visione dei filmati girati dagli strumenti di controllo. E tramite l'assessore all'ambiente Filippo Bedini, che per primo si è accorto di quanto era accaduto, non ha risparmiato parole di sdegno.

"Ennesimo brutto risveglio per Pisa, ancora una volta violentata con scritte sui muri di molti palazzi di pregio.

Purtroppo stavolta più del solito sono state imbrattate molte superfici in pietra, più difficili da ripulire: ci vorranno tempo e molti soldi dei contribuenti pisani - il pensiero di Bedini, espresso in una nota su Facebook nella quale ha annunciato le intenzioni della giunta - daremo mandato di visionare le telecamere presenti in città, anche se i vigliacchi che compiono queste infamie si camuffano per bene, perché sono notoriamente coraggiosi. È uno schifo, una vergogna. E a Pisa questi vandali non li vogliamo".

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