In meno di un anno in Italia oltre 40mila immigrati

Secondo Save the Children, 5mila sono donne e 8mila minori. Tanti i siriani, soprattutto tra i più piccoli. Ma la metà degli adolescenti si rende irreperibile una volta arrivato nel Paese

In meno di un anno in Italia oltre 40mila immigrati

In meno di un anno (dal primo gennaio al 30 novembre 2013) sulle nostre coste sono sbarcati 40.244 immigrati. Lo dice Save the Children, secondo cui tra questi oltre 5mila sono donne e quasi 8mila è minore. Questo significa che una persona su cinque sui barconi era un bambino: un dato decuplicato rispetto al 2012.

Nelle ondate migratorie di quest'anno, come ci si aspettava, è stata Lampedusa la più colpita (14mila migranti), anche se è la provincia di Siracusa l'area che ha accolto il maggior numero di bambini e adolescenti (3.599). Dei 3mila bimbi (erano 282 nel 2012) arrivati accompagnati da almeno un genitore, la maggior parte sono siriani (2.331). A questi si aggiungono quasi 5mila minori arrivati da soli (l'anno scorso erano meno di 2mila). Hanno tra i 13 e 17 anni, sono in maggioranza maschi e originari di Egitto (1.099), Somalia (816) ed Eritrea (611), ma anche tra loro il gruppo più numeroso è quello degli adolescenti siriani, che hanno affrontato la fuga o il viaggio da soli (1.192). Per la maggior parte il vero obiettivo è raggiungere altri paesi europei, come Svezia, Norvegia, Germania e Svizzera.

Dei quasi 9mila minori che erano stati assegnati alle comunità, però, oltre 2mila (un migliaio di afghani e eritrei) sono fuggiti e si sono resi irreperibili. Secondo Save the children, manca ancora un sistema nazionale integrato specifico per i minori soli non accompagnati, che sono i più vulnerabili ed esposti al rischio di sfruttamento.

"La costante difficoltà nel reperimento dei posti disponibili nelle comunità per minori, insieme alla mancata garanzia di copertura finanziaria da parte del governo, che solo dopo la visita del premier Letta a Lampedusa ha stanziato 20 milioni di euro per le spese pregresse, ha ripetutamente causato la permanenza prolungata dei minori in condizioni ambientali inaccettabili, in particolare nel Cpsa di Lampedusa e nell'ex ospedale Umberto I a Siracusa", ha dichiarato Raffaela Milano di Save the Children.

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