Mestre, aggredisce autista del bus e agenti: arrestato tunisino già espulso

Il tunisino, dopo aver tentato di rapinare il dipendete dell’azienda di trasporti, si è scagliato contro i poliziotti intervenuti per riportare l’ordine. Il nordafricano è stato arrestato e condannato a due anni e due mesi di reclusione e 440 euro di multa con pena sospesa

Mestre, aggredisce autista del bus e agenti: arrestato tunisino già espulso

Terrore su un autobus a Mestre. Un immigrato tunisino ha prima aggredito e tentato di rapinare l’autista del trasporto pubblico dell’Actv e, poi, si è scagliato contro gli agenti delle Volanti intervenuti per riportare l’ordine.

La violenza è divampata all’improvviso quando l’extracomunitario si è avvicino con intenti poco pacifici al dipendente dell’azienda di trasporti. Temendo per la propria incolumità, l’uomo ha allertato immediatamente le forze dell’ordine.

Queste ultime, giunte immediatamente sul posto, hanno rintracciato e fermato il nordafricano. L’esagitato, però, non solo non si è placato ma ha aggredito fisicamente e verbalmente gli agenti.

In preda ad un raptus, l’immigrato si è tolto la maglietta e, con fare provocatorio, si è rivolto ai poliziotti di lasciarlo andare via o di ucciderlo. A quel punto, ormai completamente fuori di sé, si è avventato contro contro un agente colpendolo al viso.

Dopo una colluttazione, il tunisino è stato bloccato e arrestato in flagranza di reatoper tentata rapina, lesioni, minacce e oltraggio a Pubblico Ufficiale. Anche arrivato in Questura, l’uomo ha proseguito con il suo atteggiamento violento continuando ad inveire contro gli agenti sputando contro di loro. I poliziotti sono stati costretti a usare lo spray urticante per rendere inoffensivo l’immigrato.

Secondo gli esami clinici, il nordafricano è risultato positivo all’uso di cocaina e con un alto tasso alcolemico. Da accertamenti è emerso che lo straniero, di 35 anni, non ha rispettato l’ordine del questore di Venezia di lasciare l’Italia.

Il

giudice ha convalidato l’arresto e l’uomo è stato condannato a due anni e due mesi di reclusione e 440 euro di multa con pena sospesa ed immediata scarcerazione. Per lui è stato emesso il divieto di dimora nella regione Veneto.

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