Siculiana è forse l’emblema di come il sistema dell’accoglienza, in piena emergenza coronavirus, può andare facilmente in difficoltà e causare insofferenza nella popolazione. Qui ha sede l’ex hotel Villa Sikania, struttura che dal 2014 al 2019 ha ospitato un centro di accoglienza per migranti, il quale ad ottobre era stato chiuso.
Poi l’emergenza sanitaria ha costretto le autorità a cercare sempre più strutture per garantire, oltre all’accoglienza, anche il rispetto delle distanze sociali tra i migranti. E così, il Villa Sikania da aprile è tornato ad essere operativo. Al contempo, la struttura è nuovamente diventata un incubo per tutti i cittadini di questo piccolo comune alle porte di Agrigento.
Giovedì mattina l’esasperazione della gente è stata ben espressa da delle proteste che molti residenti della zona hanno intentato davanti i cancelli del Villa Sikania. Questo perché poche ore prima un gruppo di tunisini ospiti del centro di accoglienza sono scappati, proprio mentre stavano trascorrendo i propri giorni in quarantena.
Si trattava forse del gruppo di migranti che, dopo essere andati in agitazione a bordo della Moby Zazà, la nave della quarantena al momento in rada davanti il porto di Porto Empedocle, è stato trasferito al Villa Sikania.
C’è chi si è ritrovato i migranti a spasso tra le abitazioni della zona e questo ha fatto infuriare gli abitanti. Ma non è soltanto paura quella espressa dai cittadini di Siculiana, quanto forse l’esasperazione per aver trascorso intere settimane in casa privati di uscire per le esigenze legate all’emergenza coronavirus, mentre al contempo da aprile hanno già contato diverse fughe dal Villa Sikania dei migranti.
Perché quella tra mercoledì notte e giovedì mattina non è stata la prima del genere. Già altre volte i siculianesi avevano denunciato altre fughe oppure avevano postato sui social immagini di migranti che giocano tranquillamente a pallone, ben lungi dal rispetto delle distanze sociali.
Un’esasperazione acuita dai timori di natura economica, che qui come altrove iniziano a farsi sentire in maniera molto forte. E che alimentano insofferenza verso ogni situazione avvertita come precaria, come proprio nel caso della fuga dei migranti dal Villa Sikania.
E la questione è anche politica. Nelle scorse ore ad intervenire sull’accaduto è stato il leader della Lega, Matteo Salvini: “Decine di immigrati in fuga dalla quarantena in provincia di Agrigento: il governo spalanca i porti a migliaia di clandestini e non è in grado di controllarli, mettendo a rischio la salute di tutti – ha dichiarato l’ex ministro dell’interno – Dal primo gennaio al 28 maggio 2019 si contavano 1.490 sbarchi, contro i 4.
838 dello stesso periodo di quest’anno. Governo di complici o di incapaci?”Intanto davanti al Villa Sikania le forze dell’ordine presidiano gli ingressi, il tutto per prevenire altre fughe. Ma la preoccupazione dei cittadini per il momento rimane.
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