Milano, bimbo di 20 mesi gravissimo: "Ha tracce di cannabis nel sangue"

Secondo i genitori avrebbe ingerito la cannabis ai giardinetti ma dalle prime indagini è emerso anche che il padre è un consumatore di hashish

Milano, bimbo di 20 mesi gravissimo: "Ha tracce di cannabis nel sangue"

Si sono presentati all'ospedale pediatrico Buzzi sostenendo che il figlio di 20 mesi, sconvolto da crisi respiratorie e convulsioni, avesse ingerito della cannabis trovata al parco ma gli inquirenti temono che all'origine del malore possa esserci dell'hashish conservata in casa dal padre e mangiata per errore.

La vicenda arriva da Milano, dove sabato sera una coppia di giovani genitori di Sesto San Giovanni si è presentata al nosocomio per bambini del capoluogo lombardo con il bimbo di poco più di un anno e mezzo in condizioni gravissime. A un primo esame del sangue i medici hanno rilevato che nel corpo del piccolo erano presenti forti tracce di cannabinoidi, al punto da mettere a referto una "intossicazione da Thc", il principio attivo della cannabis e della marijuana.

Agli agenti di polizia la coppia ha spiegato che il piccolo "potrebbe aver ingerito" la droga ai giardinetti, forse raccogliendola da terra. Tuttavia secondo i primi sviluppi delle indagini aperte dalla procura del Tribunale per i minorenni e seguite dal procuratore capo Ciro Cascone e dalla pm Annamaria Fiorillo la genesi della vicenda potrebbe essere molto diversa.

Dalle prime ricerche è emerso che il padre è un consumatore di hashish ed è risultato positivo al test effettuato dalla polizia giudiziaria, mentre alla madre non sono state trovate tracce di stupefacenti nell'organismo.

E' quindi ipotizzabile che il bimbo abbia trovato la droga in casa e l'abbia mangiata per errore eludendo la sorveglianza dei genitori. Ora per fortuna le sue condizioni sembrano migliorate e il respiro è più regolare, ma come racconta il Corriere della Sera, la prognosi resta riservata.

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