Il 21 ottobre, quando una donna era stata ammessa al San Raffaele di Milano, i medici ne avevano dichiarato subito la morte clinica, dopo averla ricoverata nel reparto di neurorianimazione.
La paziente era incinta e per nove settimane è rimasta in supporto respiratorio, cardiocircolatorio e nutrizionale, per mantenere in vita il feto.
Nonostante le condizioni eccezionali, il bambino è venuto al mondo oggi di 32 settimane. I medici sono ricorsi a un parto cesareo e il figlio della donna è nato di 1,8 chili.
538em;">I medici hanno scelto per l'operazione dopo avere considerato che in questo periodo della gestazione "garantisce buone possibilità di vita autonoma al feto, riducendo allo stesso tempo il rischio di improvvise complicanze".
Concluso l'intervento, i familiari della donna hanno dato l'ok perché i suoi organi fossero prelevati e resi disponibili per i trapianti.
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