Milano, striscione anti-Cappato: "Deve andare in galera"

La procura ha chiesto l'archiviazione per l'esponente dei Radicali e tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni

Milano, striscione anti-Cappato: "Deve andare in galera"

Questa mattina uno striscione contro Marco Cappato è stato appeso fuori dal tribunale di Milano per contestare la richiesta di archiviazione fatta dalla procura per il fascicolo aperto nei suoi confronti per il reato di aiuto al suicidio.

"Suicidio assistito=omicidio. Cappato in galera", questa la scritta apparsa fuori dal palazzo di giustizia e fotografata da due avvocati, Alessandro Giungi e Mirko Mazzali, che hanno deciso di denunciare l'episodio su Facebook scrivendo: "Al di là dello strafalcione giuridico, speriamo che lo striscione venga tolto prima o poi, meglio prima che poi". Dopo poche ore il cartello è stato rimosso.

Marco Cappato è l'esponente dei Radicali e tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni che a febbraio ha accompagnato in Svizzera Dj Fabo, Fabiano Antoniani, il 40enne milanese cieco e tetraplegico dal 2014 a causa di un incidente stradale che ha scelto di morire in una clinica svizzera, protestando contro la mancanza di una legge sul fine vita in Italia.

Tornato in Italia Cappato ha deciso di autodenunciare le sue azioni. Solo pochi giorni fa la procura di Milano ha depositato la richiesta di archiviazione al gip per il fascicolo aperto nei suoi confronti per il reato di "aiuto al suicidio".

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