Igor il russo è finito in manette. Non prima di aver versato ancora sangue innocente dietro di sè. A morire per mano del killer sono l'allevatore José Luis Iranzo e due agenti della guardia civil, Víctor Romero Pérez (30 anni) e Víctor Jesús Caballero Espinosa (38 anni).
Le dinamiche della cattura
Alle ore 18 di mercoledì 13 dicembre, Josè Luis Iranzo, 39 enne con moglie e una bimba di pochi mesi, scorta gli agenti Vìctor Romero Pèrez, 30 anni, anche lui da poco papà, e Vìctor Jesus Caballero Espinosa, 38 anni, a El Ventorrillo. I poliziotti sono armati con le pistola d'ordinanza e sono dotati di un giubbotto antiproiettili. Un giro di ispezione, le notti passate diversono incursioni hanno spaventato gli allevatori delle fattorie locali. Furti di cibo, più che di bestiame, un contadino ferito da un colpo di pistola alla pancia e un operaio colpito al braccio. Josè Luis Iranzo si avvicina alla porta del all’ingresso del Mas del Saso, un casolare abbandonato di proprietà degli Iranzo accompagnato dai due agenti, la apre non sapendo che quella è la tana del lupo Igor. I 3 vengono freddati da colpi partiti dall'interno del locale. Norberto poi rube le pistole della guardia civil, sale sul pick-up di Iranzo e fugge.
La fuga è come quella italiana, svanisce nel nulla. Questa volta qualcosa tutto va storto: la zona viene circondata. Igor è costetto a nascondersi e stare fermo per molte ore. In sette ore percorre solo 85 chilometri. Sulla A-226 che va a sud esce di strada.
Un colpo di sonno probabilemente, come rivela il Corriere della Sera. Poco in là un posto di blocco era stato allestito per catturare il fuggiasco. Gli agenti lo trovano, nessun altro veicolo coivolto, è esanime: alle 2.50 della notte viene catturato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.