Mobilitazione antirazzista contro la "Pontida del Sud"

La Lega si riunisce a Campagna, nel Salernitano, e scoppia la polemica. Saviano, De Giovanni firmano l'appello anti-Salvini. Gli organizzatori: "Vogliamo solo confrontarci col territorio"

Mobilitazione antirazzista contro la "Pontida del Sud"

La Lega indice una manifestazione in Campania, scatta la mobilitazione antirazzista che riscuote il consenso, tra gli altri, dello scrittore Roberto Saviano che firma l'appello contro l'iniziativa dei leghisti in programma, a fine mese, a Campagna, in provincia di Salerno.

La polemica, come da prassi, viaggia sul web. L’appello riporta la data di venerdì e annuncia la mobilitazione del mondo intellettuale e culturale che si oppone all’iniziativa politica indetta dalla Lega. Oltre a quella di Saviano, il documento pubblicato online sul sito "Questa Lega è una vergogna" che cita una vecchia canzone di Pino Daniele, riporta (tra gli altri) la firma e il sostegno dello scrittore Maurizio De Giovanni, del vignettista Vauro, dei 99 Posse e del gruppo dei "Terroni Uniti" e dell'ex sindaco di Lampedusa Giusy Nicolini.

“La Lega di Matteo Salvini ha programmato la sua prima festa nel Mezzogiorno d’Italia il prossimo 29 e 30 settembre a Campagna, un luogo altamente simbolico della provincia di Salerno. Il comune di Campagna – si legge nell’incipit del testo dell’appello - è stato infatti insignito della Medaglia d’oro al merito civile per aver salvato e protetto la vita di centinaia di ebrei durante la seconda guerra mondiale”.

E quindi: “Per oltre vent’anni la Lega Nord e Matteo Salvini hanno riservato al popolo del Sud Italia gli insulti più violenti e spregevoli [...] Gli effetti di tale propaganda sono riscontrabili negli episodi di razzismo e di discriminazione nei confronti dei meridionali, un odio che ancora oggi alberga nei leghisti di vecchia data, trasferito solo qualche anno fa contro i nuovi “nemici”, i migranti. Noi non dimentichiamo”.

Quindi, dopo aver passato in rassegna le ragioni per la mobilitazione antirazzista, l’appello si conclude con un appuntamento: “Accogliere e non avere paura di chi arriva dal mare fa parte del codice genetico di tutto il popolo del Sud Italia, nessuno ce lo potrà mai togliere. Per questo saremo anche noi a Campagna il 29 e 30 settembre: per rivendicare ciò che siamo, noi popolo antifascista e antirazzista a difesa dei diritti civili, sociali e politici. E con noi ci sarà tutto il Paese, e invitiamo tutto il Paese a partecipare perché è nei valori della Resistenza che ci siamo sempre riconosciuti come appartenenti di uno stesso popolo”.

Gli organizzatori della kermesse leghista, però, non ci stanno e rispediscono al mittente ogni accusa.

Mariano Falcone, dirigente regionale della Lega e segretario provinciale per Salerno del partito vicino al ministro dell'Interno Matteo Salvini, spiega: "Il raduno che faremo a Campagna non vuole assolutamente essere la “Pontida del Sud”.

È una manifestazione a livello regionale che organizza la Federazione provinciale di Salerno e che servirà a dare il via ad una serie di iniziative politiche sul territorio, che partono dalla sicurezza alle infrastrutture, per avviarci alle prossime elezioni amministrative ed europee. Siamo un partito che vuole ragionare col territorio, che parte dalla base e vuole confrontarsi e discutere con la gente. Ci accusano di razzismo? I razzisti sono loro che non difendono gli italiani”.

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