Monopoli, maxi-retata antiassenteismo all’ospedale

Carabinieri in azione nel nosocomio “San Giacomo” del centro in provincia di bari, 13 arresti

Monopoli, maxi-retata antiassenteismo all’ospedale

Tredici i dipendenti della Asl di Bari in servizio all'ospedale 'San Giacomo' di Monopoli arrestati dai carabinieri del comando provinciale per assenteismo. Nei loro confronti è stata eseguita un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Bari su richiesta della procura della Repubblica del capoluogo pugliese.

I reati contestati sono quelli di truffa aggravata ai danni dello Stato commessa in violazione dei doveri inerenti un servizio pubblico, false attestazioni e certificazioni sulla propria presenza in servizio commesse da dipendente della pubblica amministrazione, falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico e peculato.

Si allontanavano dal luogo di lavoro per svolgere attività ed incombenze esclusivamente private (acquisti, consumazioni presso esercizi pubblici, etc.) e, in alcuni casi, anche per recarsi in località marine, nelle residenze estive. Si tratta di medici, infermieri, tecnici, amministrativi ed ausiliari.

Tutti i dipendenti abbandonavano arbitrariamente il posto di lavoro, in assenza di permessi o autorizzazioni, e non inserivano la scheda magnetica nell'apparecchio marcatempo. Oppure a eseguire queste operazioni di registrazione, in entrata o in uscita, erano persone diverse dal dipendente interessato. In alcuni casi i "furbetti" rimediavano successivamente alla loro assenza con delle false dichiarazioni sostitutive. È stato calcolato un profitto illecito da parte dei tredici dipendenti in quanto hanno percepito la retribuzione a fronte di prestazioni di lavoro non effettuate, con conseguente danno per l'amministrazione pubblica di appartenenza. Oltre ai tredici arresti (uno non ancora eseguito perché l'indagato si trova all'estero), e che hanno riguardato anche dirigenti e primari di vari reparti e Unità operative, sono stati notificati 17 obblighi di dimora.

Ci sarebbero, inoltre, diciassette provvedimenti di obbligo di dimora.

Come si legge sul quotidiano regionale "La Gazzetta del Mezzogiorno", tra il personale coinvolto ci sarebbero anche due primari dei reparti di ginecologia e otorinolaringoiatria. In tutto ci sono quarantasei indagati. L'ospedale sta sospendendo le sedute operatorie in programma per questa mattina perché non ci sono tutti i medici in servizio.

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