Montegrotto, sindaco minaccia di denunciare mamme anti-profughi

Il primo cittadino di Montegrotto Terme si scaglia contro un gruppo di donne che protestano per l'arrivo di 15 migranti

Montegrotto, sindaco minaccia di denunciare mamme anti-profughi

Il caso di Goro fa discutere. In tanti piccoli borghi d'Italia la popolazione si divide sull'accoglienza ai profughi, fra chi è disposto ad aprire le porte e chi non vuole i migranti nel proprio Comune. L'ultimo caso arriva da Montegrotto Terme, nella provincia di Padova.

Nella cittadina euganea un gruppo di donne ha iniziato a protestare contro il (presunto) arrivo di un centinaio di profughi in città. Chiacchiere scambiate all'uscita da scuola dei figli, timori per eventuali malattie, voci incontrollate.

Voci che hanno scatenato l'ira del sindaco Riccardo Mortandello, 35 anni, "socialista libertario" secondo la definizione che si è dato da solo, in carica da giugno. Al primo cittadino proprio non è andata giù quell'alzata di scudi contro i quindici (queste sono le cifre ufficiali, ndr) profughi in arrivo.

Tanto da andare allo scontro con le madri più "arrabbiate", minacciando azioni legali contro chi spargesse la voce su presunte epidemie portate dai profughi. "Io ho preferito aderire al programma Sprar accogliendo quindici migranti - spiega il primo cittadino al Giornale.it - Piuttosto che adottare una linea dura e poi ritrovarmi con i richiedenti asilo inviati dalla prefettura che arrivano di notte all'insaputa mia e dei cittadini."

Ma per chi "semina odio" c'è tolleranza zero: una mamma che si era rivolta al sindaco per mail paventando epidemie di tubercolosi e malattie sessuali è stata diffidata ufficiosamente, ma il primo cittadino chiarisce che "il procurato

allarme resta pure sempre un reato e io come pubblico ufficiale ho il dovere di avvertire queste persone che se dovessero insistere potrebbe scattare la denuncia".

A Montegrotto i profughi arriveranno. Questa è una certezza.

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