Si è spenta a 75 anni Rosa Giannetta Alberoni, studiosa della comunicazione, narratrice e docente universitaria. Dal 1988 era sposata con il famoso sociologo Francesco Alberoni, del quale ha acquisito il cognome. La signora Alberoni era una malata cronica ma le sue condizioni si sono improvvisamente aggravate negli ultimi giorni, fino alla dipartita di oggi. È stata professoressa di ruolo di sociologia generale all'Istituto Universitario di Lingue Moderne (Iulm) di Milano ma la sua vera passione era la scrittura. Ha realizzato numerosi romanzi di grande successo, molti dei quali sono stati tradotti in diverse lingue, acquisendo notevole fama anche all'estero.
Nata a Trevico, in provincia di Avellino, l'11 aprile 1945 e si era laureata in lingue e letterature straniere moderne presso l'Iulm di Milano, con il massimo dei voti, presentando una tesi su Bertolt Brecht. L'università milanese farà da sfondo a una lunga parentesi della sua carriera come studiosa e insegnante. L'opera di Rosa Giannetta Alberoni è ricca anche di incursioni nel mondo artistico, con lavori per il cinema e per il teatro. Nel 1975 presenta alla Mostra del cinema di Venzia il cortometraggio "Ulisse e la Sirena".
Nel corso della sua carriera ha ricevuto anche numerosi premi e tra i suoi romanzi di maggiore successo si ricordano tra tutti "Sinfonia", "La montagna della luce", "Io voglio" e "Paola e Francesca", pubblicati con la casa editrice Rizzoli. Tra gli anni Ottanta e Novanta si cimenta in un ambito nuovo per lei, che fino a quel momento si era applicata allo studio dei giovani e dei loro linguaggi. Decide di esaminare in modo sistematico le concezioni della storia dei maggiori studiosi, da Giambattista Vico a Popper e, con un lavoro di anni, stende la monumentale opera "Gli esploratori del tempo", pubblicata da Rizzoli nel 1994. Da quel momento inizia un filone di volumi di saggistica di notevole interesse filosofico, storico e sociologico, ma non ha mai abbandonato la passione per la scrittura dei romanzi. Anche nei suoi romanzi, Rosa Giannetta Alberoni intesse la trama con dettagli storici e sociologici di grande spessore. Sono racconti ricchi di dettagli, in cui la trama e costellata di elementi che permettono al lettore di immergersi completamente nell'atmosfera della storia.
Nel 2006, Rosa Giannetta Alberoni pubblica "La cacciata di Cristo", apprezzato dai cattolici laici e dalla curia.
"È la prima chiarissima denuncia delle radici del processo intenzionale di scristianizzazione iniziato con l'illuminismo, continuato con marxismo ed il nazismo e culminato con la scientismo ed il nichilismo contemporaneo", ha detto la scrittrice commentando il suo volume, che è stato pubblicato anche all'estero in diverse lingue.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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