Mussolini scrisse a Padre Pio ma è mistero sull'autenticità

Dal "Museo Villa Mussolini - Casa dei Ricordi" a Forlì spunta una lettera firmata da Benito Mussolini e indirizzata a Padre Pio. Si legge "Caro padre, da fascista a fascista", ma si pensa sia un falso

Mussolini scrisse a Padre Pio ma è mistero sull'autenticità

La lettera è datata 2 giugno 1924, a esibire la copia autografata, come riporta Il Resto del Carlino, è Domenico Morosini, patron di Villa Carpena, che la conserva nel "Museo Villa Mussolini - Casa dei Ricordi", in via Crocetta a Forlì. La villa fu storica dimora del Duce, di Rachele e dei loro cinque figli.

"Egregio e caro frate, Le rendo testimonianza del suo amore per la verità: 1° Ella mi ha riportato a Dio! 2° La sua fede è oggetto proprio per me di preparazione alla riconciliazione, da fascista a fascista. Mi creda suo. Mussolini" si legge sull'antico pezzo di carta. La lettera è tornata in auge grazie al receten trasporto a Roma, più precisamente nella basilica di San Pietro, della salma di Padre Pio. Nonostante nel museo siano esposti migliaia di documenti del Duce, rimane il dubbio se sia vera o falsa. Morosini però garantisce: "Romano, il figlio di Benito, mi ha sempre detto che era autografa di suo padre". Ma come sia arrivata a Villa Carpena non è ben chiaro. "Romano mi disse che gli era arrivata attraverso qualcuno che lavorava al ministero degli Esteri, perché si trattava di una lettera riservata".

Il patron del museo chiama in causa anche la moglie di Mussolini, Rachele, e racconta: "Tutti sanno che, tormentata dal dubbio che il marito fosse finito all’inferno, si recò a San Giovanni Rotondo da padre Pio, che, appena la vide per la prima volta fra la gente, avrebbe esclamato: 'Tuo marito è salvo, pensa a salvarti tu'. E donna Rachele ha sempre riferito che padre Pio nel suo studio aveva la foto di Mussolini". Sulla veridicità del documento è intervenuta anche Edda Negri Mussolini, nipote del Duce: "I nonni pregarono padre Pio quando mia madre Anna Maria si ammalò di poliomelite".

Si dice scettico invece Gianfranco Moschi, predappiese, collezionista e organizzatore della mostra che Predappio ha dedicato al giovane Mussolini. Moschi sostiene che "potrebbe essere vera, ma di falsi ne circolano tanti.

Mussolini cattolico? Una conversione ci fu ai tempi di Salò. Da giovane era anti-clericale. Ma potrebbe essere un avvicinamento alla fede in vista dei patti lateranensi del 1929". Insomma un altro mistero della storia di Mussolini che forse non sarà mai chiarito.

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