Madre abusa della figlia di otto anni e invia le foto all'amante

Questa raccapricciante storia di pedofilia e incesto è venuta a galla grazie alla denuncia del marito della donna e padre della bambina

Madre abusa della figlia di otto anni e invia le foto all'amante

Degrado, orrore, violenza, vizio... queste sono le componenti dell’incubo vissuto da una giovane minorenne di appena otto anni del Napoletano, precisamente, tra San Giovanni a Teduccio e Barra. Un incubo vissuto sui social e che racconta di un mostro, che risponde al nome di madre, che ha abusato della piccola, riprendendo tutta la scena e inviandola al proprio amante. Le mani tremano mentre vengono scritte le motivazioni che hanno spinto, nella mattinata di oggi, all’arresto della donna. Quest’ultima, oggi, si è trovata dinanzi al gip D'Auria del Tribunale di Napoli e, senza ombra di dubbio, non manca la curiosità di pensare come, l’accusata, abbia potuto giustificare un comportamento tanto mostruoso nei confronti della figlia.

L’intervento è scattato questa mattina, quando gli uomini del commissariato locale, accanto agli specialisti di via Medina, hanno messo le manette ai polsi della madre (per quanto possa essere difficile definirla usando questo termine). La piccola, al momento, è tenuta sotto strettissima osservazione.

Questa raccapricciante storia di pedofilia e incesto è venuta a galla grazie alla denuncia del marito della donna e padre della bambina. Stando a quanto si apprende, l’accusata è stata adescata tramite i social da quello che è divenuto il suo amante e che, poi, l’ha indotta a inviargli le immagini pornografiche che la vedevano protagonista insieme alla bambina. La denuncia dell’uomo ha messo immediatamente in allerta gli inquirenti. La donna, adesso, è accusata di violenza su minore e traffico di foto a sfondo pedopornografico.

Non si può parlare, in questo caso, di un’ordinaria storia di degrado; perché è accaduto qualcosa di molto peggio. La preoccupazione più grande, infatti, corre subito allo stato psicologico della bambina che, adesso, dovrà vivere tutta la propria esistenza nel ricordo di questi momenti atroci. Una vicenda che avrebbe scalfito tempre molto più resistenti di quella che può avere una bimba di otto anni.

Ovviamente, vista dall’esterno, non si può che sperare in una punizione esemplare ma, neanche a dirlo, non esiste una condanna capace di restituire a questa vittima ciò che le è stato tolto: la purezza di poter abbracciare la propria madre, e continuare a sentirsi protetta.

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