Napoli, offensiva anti-parcheggiatori: in otto via dalla Campania

Presidiavano abusivamente, con sedie e bidoni, la zona di via Sedile di Porto. L'inchiesta scatta dopo la denuncia di una donna

Napoli, offensiva anti-parcheggiatori: in otto via dalla Campania

Offensiva contro i parcheggiatori abusivi, a Napoli scattano otto misure di allontanamento dalla Campania. Nei guai altrettanti indagati accusati di aver imposto il pizzo della sosta in almeno ventisette occasioni in pieno centro cittadino.

I provvedimenti sono stati notificati nelle scorse ore dai carabinieri della compagnia di Napoli Centro agli indagati che rispondono dell’ipotesi di reato di associazione finalizzata all’estorsione. Stando a quanto appurato dall’inchiesta coordinata dai magistrati della Procura della Repubblica di Napoli, la presunta gang agiva come una vera e propria “azienda”. Tutti gli incassi venivano addebitati in una cassa comune, il prezzario non era unico ma variava a seconda del tempo di sosta o degli eventi in corso nelle zone a ridosso del centro cittadino nei pressi dell’area di via Sedile di Porto. In più, sempre secondo quanto è emerso dalle indagini, la presunta organizzazione riusciva a “bloccare” e gestire, in maniera abusiva e grazie all’utilizzo di sedie e bidoni, le aree di sosta dell’Anm. Per “convincere” gli automobilisti a pagare l’obolo richiesto, la gang avrebbe minacciato di guastare e danneggiare le vetture.

Proprio da un episodio simile, denunciato da una donna, è partita l’inchiesta che ha permesso a carabinieri e

magistrati di accertare almeno altri ventisei fatti del genere. Per loro, il giudice per le indagini preliminari ha deciso di decretare la misura cautelare dell’allontanamento da Napoli e dal territorio della Rebione Campania.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica