Napoli, usufruivano dell’esenzione del bollo auto. Ma il parente disabile è morto

Lo scandalo ha coinvolto un gruppo di automobilisti napoletani che hanno ricevuto un verbale di accertamento con sanzione pecuniaria pari al triplo del beneficio di cui si è fruito illecitamente

Napoli, usufruivano dell’esenzione del bollo auto. Ma il parente disabile è morto

La Guardia di finanza di Napoli ha scoperto una truffa ai danni dello Stato commessa da dodici persone con familiari disabili morti da anni. I “furbetti”, che avevano un portatore di handicap come parente, hanno continuato a usufruire indebitamente dell’esenzione del bollo auto nonostante il loro familiare era passato a migliore vita.

Uno scandalo che ha coinvolto un gruppo di automobilisti napoletani che hanno ricevuto un verbale di accertamento con sanzione pecuniaria pari al triplo del beneficio di cui si è fruito illecitamente, ridotta poi a un terzo se pagata entro 60 giorni dalla data di notifica dell'accertamento. Uno di questi risultato proprietario di un immobile, intestatario di una società e di due veicoli di recente immatricolazione.

L'esenzione dal pagamento del bollo auto spetta solo nel caso in cui il veicolo è intestato direttamente al disabile oppure ad un familiare che risulti fisicamente a carico del disabile o viceversa. In quest'ultima ipotesi l'esenzione richiesta dal parente è ottenibile solo se il suo reddito loro è inferiore o uguale a 2.840,51 euro.

Per ottenere

l'esenzione dal pagamento del bollo auto, bisogna presentare apposita domanda. Nel momento in cui vengono meno le condizioni, spetta al disabile o agli eredi dello stesso darne tempestiva comunicazione all'ufficio concedente.

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