Ora il governo è pronto a introdurre nuove limitazioni per il commercio, la scuola e e lo sport all'aria aperta, ma Palazzi Chigi precisa: "I supermercati, gli ipermercati e i negozi di generi alimentari resteranno aperti durante il fine settimana". Le Regioni, invece, sembrano essere divise sulle soluzioni da adottare.
Il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha emesso un'ordinanza con cui dispone la chiusura dei negozi nei giorni festivi, mentre per i parchi e i giardini pubblici la serrata è totale. Non solo. gli spostamenti con il cane sono stati limitati entro i 200 metri di distanza dalla propria abitazione."A me spiace firmare queste restrizioni, ma i dati ci fanno preoccupare", ha detto il presidente Zaia, auspicando che vi sia "una collaborazione a livello nazionale" per afffrontare l'emergenza coronavirus e che anche il governo nazionale segua la strada veneta.
Giulio Gallera, assessore al Welfare della Lombardia, invece, considera "un grave errore" ridurre gli orari dei supermercati. Anzi, secondo lui, sarebbe bene lasciarli sempre aperti proprio per scongiurare gli assembramenti e le resse. "Non c'è un' emergenza alimentare, non creiamo il panico nella gente che pensa di non trovare da mangiare, si affollerà e già oggi ci sono code molto lunghe perché si rispettano le regole del distanziamento. Non ha senso chiudere alle 18", ha detto Gallera intervistato su La7 a L'Aria che tira. Dello stesso avviso anche Matteo Renzi, leader di Italia Viva, che su Twitter scrive: "Non sono giorni facili. Serve molta lucidità. Invito coloro che hanno responsabilità a decidere senza rincorrere gli umori ma seguendo il buon senso. Ridurre gli orari dei negozi crea solo più problemi: più calca, più code, più contagi. Aiutiamoci tutti e insieme ce la faremo".
Il governatore della Lombardia Attilio Fontana non ha affrontato il tema dell'orario dei supermercati ma si è nuovamente rivolto al governo per chiedere nuove misure restrittive come "limitazione dell'attività fisica e di uffici e studi professionali; chiusura dei cantieri; ulteriore limitazione delle attività commerciali; valutazione delle attività produttive che possano ritenersi assolutamente estranee alle filiere essenziali per l'attività della nostra regione e di tutto il Paese". Il presidente Fontana, nel corso della consueta conferenza stampa odierna, si è detto preoccupato perché "purtroppo i numeri non stanno andando verso un cambio di tendenza, ma stanno ancora aumentando in maniera importante".
Il governatore ha poi avvertito che, se il governo non dovesse accogliere le sue richieste, la Regione emetterà i provvedimenti congiunti stabiliti con i sindaci "per fare in modo che ci sia più potere coercitivo".
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