"Niente pensione". L'anziana accusa un malore

Si tratta di una pensionata di Livorno. Poste Italiane le ha chiuso il conto corrente in rosso di circa 20 euro e non ha potuto incassare l'assegno Inps: "Sono senza soldi, non so che fare"

Un ufficio di Poste Italiane (foto di repertorio)
Un ufficio di Poste Italiane (foto di repertorio)

Il suo conto corrente era in rosso di circa venti euro, con Poste Italiane che aveva provveduto a preannunciarle la chiusura. E l'Inps, per questo motivo, non le ha accreditato la pensione. Protagonista della vicenda svoltasi pochi giorni fa in Toscana, una pensionata di Livorno che dopo la scoperta del mancato accredito ha avuto un malore. La settantottenne si era recata come ogni mese allo sportello di Poste Italiane della città labronica dove solitamente ritirava l'importo corrispostole per aver lavorato quattro decenni.

Stavolta però, come riportato da Il Tirreno, ha avuto una brutta sorpresa: il suo conto è stato infatti chiuso perché risultava in rosso di poche decine di euro per il quarto mese consecutivo, come prevedono le disposizioni di Poste Italiane in casi del genere. "L'altra mattina sono andata alla posta, come faccio all'inizio di ogni mese, per ritirare i soldi - ha dichiarato la donna al quotidiano livornese - ma questa volta mi è stato detto che la pensione era tornata all'Inps perché ero sotto di venti euro".

L'azienda, dal canto suo, avrebbe fatto sapere per tutta risposta di aver contattato più volte l'anziana (anche per iscritto) per metterla al corrente della situazione e per invitarla a provvedere, depositandovi una somma tale da far sì che il totale tornasse al più presto in attivo. E che, non avendo ricevuto riscontri ufficiali, ha provveduto come in altri casi del genere a estinguere il conto. Ciò non toglie che si sia trattato di una vera e propria doccia gelata per la signora, che a suo dire versa peraltro in situazioni economiche piuttosto precarie. E quando le è stata comunicata la notizia, ha avuto un mancamento: si è reso necessario l'intervento dei sanitari del 118, per soccorrerla ed evitare il peggio. Il problema non sarebbe tuttavia ancora stato risolto.

E la donna non ha nascosto l'amarezza per l'accaduto, ricordando come la pensione le sia dovuta per aver lavorato per quarant'anni. "Sto aspettando che arrivi mia figlia per capire il da farsi.

Nel frattempo sono sola, senza soldi e senza una pensione da 645 euro che mi sono guadagnata con quarant'anni di lavoro a pulire le scale - ha raccontato a Il Tirreno - già faccio fatica a pagare tutte le spese, tra il cibo, le bollette e le necessità varie della vita quotidiana. Adesso mi vedo negata anche la pensione. Non so cosa fare per risolvere questa situazione. Non so davvero che cosa fare".

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