"Non riesco a tenere il bisturi", medico scompare dopo le dimissioni

Una ginecologa di Forlì, Sara Pedri, è scomparsa dopo aver lamentato problemi sul lavoro ed essersi dimessa

"Non riesco a tenere il bisturi", medico scompare dopo le dimissioni

È giallo nel Trentino, dove, dall’inizio di marzo, è scomparsa una ginecologa 31enne. Se n’è parlato nella puntata di ieri di “Chi l’ha visto?” si tratta di Sara Pedri, di Forlì, laureata in medicina con il massimo dei voti e specializzata in ginecologia a Catanzaro.

La giovane dottoressa aveva vinto un concorso e, dal profondo Sud, dove aveva creato una profonda rete di amicizie, si trasferisce nel profondo Nord, a Cles, innamorandosi da subito di quei luoghi tra le montagne e trasferendosi in una casa con il suo gatto. Ma l’ospedale la manda a lavorare a Trento: per i primi tempi va tutto bene, Sara non si lamenta anche se naturalmente il lavoro è duro e lei deve percorrere ogni giorno 40 chilometri in andata e 40 al ritorno dalla sua casa di Cles. Ma da metà gennaio 2021 cambia tutto.

La famiglia di Sara afferma che la giovane veniva verbalmente offesa sul posto di lavoro, che veniva lasciata per turni interi a non fare niente, che veniva chiamata “incapace”. La sorella Emanuela parla di nonnismo nei suoi confronti. Sara, dal canto suo, riportava alla famiglia che per lei “era un inferno”: “Non riesco a tenere il bisturi in mano”, diceva. In quel periodo Sara interrompe i rapporti con gli amici e gli insegnanti di Catanzaro, secondo i quali si vergognava a farsi vedere anche solo in videochiamata. “Chi l’ha visto?” ha contattato un collega di Sara per avere lumi sulla situazione della giovane in ospedale, e questi ha risposto: “Essendoci ancora diverse indagini in corso, ho timore… Purtroppo non lavoriamo in un ambiente sano e non ci sentiamo tranquille a parlare”. Claudio Cia, consigliere regionale del Trentino, ha parlato di turni di 15 ore, “problemi di carattere relazionale all’interno dello stesso dipartimento” di ginecologia, dove in 2 anni hanno abbandonato 11 professionisti.

Lo scorso febbraio Sara torna a Forlì. La famiglia è preoccupata: ha perso 8 chili, ha l’orticaria, si mangia le unghie e ha dei tremori. Così la giovane si convince a dare le dimissioni: fa una telefonata a casa in cui sembra rilassata e quasi rifiorita, annuncia che sarebbe rimasta ancora un po’ per sistemare la casa, lo dice anche al padrone dell’appartamento. Ma un giorno esce senza fare più ritorno.

La sua auto viene ritrovata il 4 marzo in località Mostizzolo nella Val di Non: i cani molecolari si sono fermati tutti all’imbocco alla pista ciclabile che porta alla Val di Sole, nei pressi di un precipizio al di sopra del torrente Noce.

Il torrente, a sua volta, effettua un percorso, per cui si getta nel lago di Santa Giustina, dove ci sono acque fangose con correnti fortissime. Dopo un mese e mezzo di ricerche di Sarà però non c’è traccia. “Chi l’ha visto?” ha quindi rivolto la richiesta ai colleghi di Trento, per capire cosa possa essere accaduto alla giovane.

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