Quarantatré pali dell'illuminazione, tante quante sono le vittime del crollo del vecchio Morandi, su una linea semplice e pulita, priva di "strallatura", ovvero di strutture che sovrastino la carreggiata, con il peso sostenuto interamente dai piloni. È questa, secondo quanto anticipato dal Secolo XIX, l'idea del nuovo ponte Morandi, offerta da Renzo Piano e consegnata nelle ultime oreal commissario per l'emergenza e governatore ligure Giovanni Toti. I pali dell'illuminazione sono l'elemento "memoriale" del progetto dell'archistar: renderebbero omaggio alle 43 persone che hanno perso la vita lo scorso 14 agosto e sarebbero visibili in tutta la vallata. Il progetto di Piano è diverso rispetto a quello parzialmente annunciato da Autostrade, che al momento è la società designata per demolire e ricostruire il ponte, che aveva annunciato un viadotto in acciaio con una struttura strallata.
La foto del modellino del nuovo ponte diffusa dal Secolo XIX dà un'idea del progetto di Renzo Piano. L'archistar genovese, senatore a vita e da sempre molto legato alla sua città, ha presentato spontaneamente al commissario per l'emergenza Giovanni Toti un modellino della nuova struttura destinata a prendere il posto del vecchio viadotto. Un ponte che secondo Piano rappresenta "un tema che tocca tutti e tutte le corde: da quella tecnologica a quella poetica. Ho fatto qualche schizzo, ma è soltanto l'inizio". Senza dimenticare, prosegue Piano, che il crollo del vecchio ponte può diventare "un'opportunità per riscattare questo pezzo di Genova e quindi tutta la città" e per sostenere il progetto di "ricucire il centro con la periferia".
Toti e il sindaco di Genova, Marco Bucci, hanno apprezzato particolarmente il dono di Piano alla città di un nuovo ponte. "Siamo lieti di aver raccolto la disponibilità di Renzo Piano. Gli abbiamo chiesto di mettersi in contatto con le imprese che stanno lavorando al progetto di ricostruzione. Noi vogliamo un ponte sicuro, solido e bello. Deve essere realizzato il più velocemente possibile e deve essere il simbolo di una rinascita. Qualunque contributo che vada in questo senso è ben accetto", ha dichiarato il governatore ligure. Mentre il primo cittadino genovese è andato ancora oltre: "Nelle prossime settimane diffonderemo il progetto, perché i genovesi devono sapere come sarà il futuro ponte".
Intanto, di fronte alle polemiche in atto tra il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio e il governatore ligure Giovanni Toti sul soggetto a cui affidare la ricostruzione del ponte, l'arcivescovo di Genova e presidente della Cei Angelo Bagnasco prova a smorzare i toni: "In
quell'impressionante groviglio non c'era spazio per polemiche inutili: davanti al dolore solo il rispetto è ammesso, il silenzio che partecipa e la parola composta", ha detto il cardinale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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