In palio c'erano soltanto quaranta posti e a cercare di accaparrarseli 1.750 candidati, confluiti a Roma su chiamata del Policlinico Umberto I, per un concorso che avrebbe dovuto scegliere i nuovi infermieri, non fosse saltato per la seconda volta consecutiva.
Una situazione spiacevole? Molto di più. Alle migliaia di candidati nessuno ha detto nulla fino al primo pomeriggio di oggi, con la prova scritta prevista per le 16, due ore dopo, all'hotel Ergife di Roma. Decisamente tardi, troppo. Tanto che fuori dall'hotel si sono subito scatenate le proposte di quanti erano arrivati nella Capitale, magari pure da lontano, invano, con i pullman che continuavano a confluire nella zona, portando altri partecipanti.
"Qui è un caos, siamo molto arrabbiati. Ci hanno spiegato la situazione e ci hanno detto di andare via", racconta una delle candidate all'agenzia Ansa. In centinaia si sono riversati in strada di fronte all'Ergife, bloccando momentaneamente l'antistante via Aurelia, poi riaperta tra "forti rallentamenti e disagi al traffico".
L'annullamento è arrivato soltanto oggi, per via del ricorso accolto dal Consiglio di Stato, dopo che alcuni dei candidati avevano lamentato anomalie nella fase di preselezione.
"Siamo sconcertati per quanto è avvenuto oggi", commenta Ausilia Pulimeno, presidente del Collegio IPASVI (Infermieri professionali, Assistenti sanitari, Vigilatrici d'infanzia) di Roma e Provincia, convinta che il "no" al concorso sia arrivato troppo tardi.
"Ancora una volta – si legge in una nota della Pulimeno – i colleghi che arrivano da lontano, tanti anche
dall’estero, si sobbarcano un lungo e costoso viaggio per partecipare a questo concorso".Il Consiglio di Stato ha fissato la Camera di Consiglio per la decisione relativa al concorso per il prossimo 27 luglio.
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