Olbia, femministe contro il sexy carwash: "Mercifica le donne"

Polemiche contro le modelle assunte all'autolavaggio: "Incoraggiano stereotipi che diffondo la violenza"

Foto da Twitter: @lanuovasardegna
Foto da Twitter: @lanuovasardegna

Attirare nuovi clienti all'autolavaggio assumendo ragazze avvenenti per pulire le vetture: l'ideanon è certo una novità, ma quella dell'imprenditore di Olbia Maurizio Gianni è una proposta che sembra non andare proprio giù all'associazione femminile "Prospettiva donna".

Due modelle che lavavano le auto con fare un po' ammiccante: la trovata sembrava buona, gli affari iniziavano ad andare meglio con la fila dei clienti fuori dall'impianto di autolavaggio, quando, come racconta La Stampa, è arrivata puntuale la protesta. "Questo tipo di pubblicità è lesivo della dignità delle donne e produce stereotipi che incoraggiano la mercificazione del loro corpo - denuncia la presidente di "Prospettiva Donna", Patrizia Desole - Proprio questi stereotipi sono alla base della diffusione della cultura della violenza e della disparità tra i generi"

Le ragazze intanto ribadiscono che si tratta semplicemente del loro lavoro e il titolare dell'impianto sembra più stupito che amareggiato dalle polemiche che hanno travolto la sua iniziativa: Era soltanto uno show – puntualizza – E infatti chi ha prestato la sua auto non ha dovuto pagare. Non pensavo che questa mia idea suscitasse tutto questo scalpore. Non ho inventato nulla."

D'altronde lo "scandalo", se così si può chiamare, ha portato solo pubblicità all'autolavaggio di Gianni.

Che, prevedibilmente, commenta soddisfatto: "Abbiamo visto tanta gente, ma ancora non abbiamo fatto i primi conti. Le modelle non ci sono tutti i giorni, ma se possibile ripeteremo lo spettacolo. Speriamo che nel frattempo se ne parli."

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