Olivetti, chiesto il rinvio a giudizio per 33 persone per le morti per amianto

Tra le persone coinvolte De Benedetti e l'ex ministro Passera. Archiviate solo cinque posizioni marginali

Olivetti, chiesto il rinvio a giudizio per 33 persone per le morti per amianto

Per trentatre persone, su trentanove che erano indagate, è stato chiesto il rinvio a giudizio dalla procura di Ivrea nell'inchiesta sulle morti per amianto alla Olivetti.

Il provvedimento firmato dai pm Laura Longo e Lorenzo Boscagli riguarda, tra gli altri, Carlo De Benedetti, Corrado Passera e Roberto Colannino. Se il giudice accoglierà l'istanza si procederà per omicidio colposo. La posizione di cinque persone è stata archiviata, mentre una sesta è morta nelle scorse settimane.

Carlo De Benedetti è coinvolto nelle indagini perché fu amministratore delegato e presidente della Olivetti dal 1978 al 1996. Il ruolo di ad fu del fratello Franco da 1978 al 1989, poi vicepresidente e consigliere di amministrazione fino al 1993. Nel cda sedettero anche il figlio Rodolfo e l'ex ministro Corrado Passera. Ad fu anche Colaninno, a partire dal 1996.

Una nota del portavoce di

De Benedetti ha ribadito la sua "estraneità ai fatti contestati", aggiungendo di essere fiducioso che "possano essere chiariti i singoli ruoli e le specifiche funzioni svolte all'interno dell'articolato assetto aziendale".

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