La chiusura delle indagini coordinate dalla procura della Repubblica di Roma ha portato all'arresto di due persone che hanno partecipato all'agguato che lo scorso 3 luglio è costato la vita a Silvio Fanella, ucciso a Roma, in via della Camilluccia.
L'uomo, un broker 41enne, era legato al gruppo di Gennaro Mokbel, imprenditore condannato a 15 anni nel processo per la maxi-truffa da due miliardi di euro Fastweb-Telecom Italia Sparkle.
I due uomini arrestati avrebbero fatto parte del commando che tentò di sequestrare Fanella, che rimase invece ucciso. Uno dei due, Egidio Giuliani, è un ex militante dei Nuclei armati rivoluzionari (Nar), mentre il secondo, Giuseppe Larosa, anche lui vicino all'eversione di destra, è un ex detenuto del carcere di Novara. Del novarese anche Giovanbattista Ceniti, terzo membro del gruppo, rimasto ferito nell'agguato.
Diverse prove hanno portato gli inquirenti a identificare i membri del commando. Tra queste, anche le impronte digitali trovate su fogli intestati alla Guardia di Finanza. Il commando aveva cercato di convincere Fanelli a seguirli presentandosi con divise delle Fiamme gialle. Sia Giuliani che Larosa lavoravano in una cooperativa per ex detenuti che reinserisce nella società chi ha scontato la propria pena.
Le indagini della mobile di Roma non si concludono con la cattura dei due uomini.
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