Il duplice omicidio di Ferrara ha sconvolto e non poco l'opinione pubblica italiana. Un delitto quello dei coniugi per mano del figlio e del suo amico che ha mostrato un lato oscuro sulla vita di alcuni ragazzi che tra noia e partite ai videogame scordano la scuola e non gradiscono i richiami dei genitori. E sulla vicenda è intervenuto anche Don Mazzi che ha affermato al Corriere: "Adesso sbattiamo i mostri in prima pagina. Ma il problema vero è che non si fa abbastanza per affrontare le nuove sfide dell’adolescenza e che la scuola e le famiglie non sono preparate in modo adeguato". E ancora: "Sono pronto ad accogliere questi due giovani. Devono scontare la pena e rendersi conto di quello che hanno fatto. Ma mandarli in carcere sarebbe un errore, perché significherebbe perderli. Invece,come dimostrano Erika e Milena, un percorso in una comunità dove ci sono educatori preparati li può aiutare a prendere coscienza di quanto hanno fatto e, dopo gli anni fissati dalle sentenze, a riprendere una vita autonoma di lavoro e relazioni".
Infine fa una riflessione sulla fase adolescenziale: "Oggi lo sviluppo fisico, non mentale, è molto precoce e molti giovani attraversano un periodo in cui non riescono a controllare il loro corpo e agiscono seguendo l’istinto. In questa fase dominano le reazioni estreme: il bullismo, o la ribellione incontrollata verso le autorità".
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