Omicidio Rosboch, l'ex allievo tradito dalle telefonate del fratello

Gabriele il giorno della sparizione non era a casa. A dirlo sono i dati di un cellulare

Omicidio Rosboch, l'ex allievo tradito dalle telefonate del fratello

Sarebbe stato un telefono a tradire Gabriele Defilippi, l'ex allievo di Gloria Rosboch accusato per l'uccisione della docente, di cui avrebbe progettato l'omicidio insieme a Roberto Obert, reo confesso come lui. I due sono in stato di fermo e nel corso di un interrogatorio hanno ammesso le loro responsabilità, per scaricandosi addosso reciprocamente l'accusa di avere materialmente ammazzato la donna.

È il 13 gennaio quando la Rosboch sparisce. Vittima di una truffa da parte di Defilippi, l'ex alunno che le aveva promesso una nuova vita in Costa Azzurra, facendo sparire 187mila euro, è determinata a riprendersi indietro quei risparmi e sale in macchina con Gabriele e con l'amico Roberto.

Il corpo dell'insegnante verrà ritrovato all'interno di una cisterna a Rivara, dove è stato scaricato dopo lo strangolamento.

E se per giorni la madre di Defilippi, accusata di concorso in omicidio, ha sostenuto che il figlio nel giorno della sparizione era in casa con il fratello, a dire il contrario ci sono i dati raccolti dalle celle telefoniche.

A dire che Gabriele non era a casa è proprio un telefono. Quello impugnato dal fratello minore, a casa da solo, che cercava di parlare alla madre, poi al fratello maggiore.

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