Opera d'arte abusiva lasciata due mesi al Circo Massimo senza che nessuno se ne accorgesse

L'artista: "Era una denuncia contro l'incuria del Comune". Oggi pomeriggio la rimozione

Opera d'arte abusiva lasciata due mesi al Circo Massimo senza che nessuno se ne accorgesse

Nella città eterna si può stare per anni senza riuscire a visitarne tutti i monumenti, ma si spera che almeno il Comune abbia sotto controllo la situazione esatta del patrimonio artistico di Roma. Evidentemente le cose non stanno così, se pensiamo che da più di sessanta giorni un cubo d'acciaio di tre metri per tre è stato installato abusivamente davanti al Circo Massimo senza che nessuno se ne accorgesse. Soprattutto, non se ne è accorto il sindaco Ignazio Marino.

Installata di nascosto nella notte tra il 24 e il 25 novembre dall'artista Francesco Visalli, 54enne romano nato al Borghetto Prenestino, la scultura "Place de la Concorde" è ispirata alle geometrie di Piet Mondrian, e si inserirebbe in un progetto per diffondere la conoscenza dell'opera del pittore olandese. Il monumento è stato lasciato in un'aiuola davanti al Circo Massimo, in pieno centro, e non lontano dagli uffici di quel comune la cui sovrindentenza è vacante da ben sette mesi - una circostanza incredibile se si considera che stiamo parlando di Roma. Ricordando la sera in cui il cubo è stato collocato, la curatrice dell'artista Valeria Arnaldi ha raccontato al Corriere della Sera: "Quella notte ridevamo tutti, sembrava una scena di “Amici miei” di Monicelli".

La notizia è stata poi ripresa da un servizio del Tg5 di lunedì, mentre ieri il sito artribune.com ha pubblicato un articolo molto critico verso la nuova installazione sorta di fronte alle residenze degli imperatori romani.

Ormai nell'occhio del ciclone, Visalli si è giustificato dicendo di non aver voluto creare una trovata pubblicitaria, ma una provocazione e una denuncia contro l'incuria del comune: "A due mesi dall’installazione il bilancio è drammatico: nessuna notifica all’artista, nessuna domanda, nessuna verifica sull’opera e neppure nessun controllo in termini di sicurezza. Nonostante le dimensioni decisamente evidenti, i colori accesi, la posizione centralissima e poco distante dagli uffici del Comune. Speravo che l’opera fosse ‘scoperta’ dopo pochi giorni. Con tristezza per Roma, vedo che ci sono voluti due lunghi mesi. La mia intenzione era dissacratoria, nel senso di voler violare uno spazio culturalmente sacro come quello", commenta amareggiato l'artista.

Piuttosto imbarazzata la replica di Flavia Barca, assessore alla cultura della giunta guidata da Ignazio Marino: "Roma è una città straordinariamente ricca di arte e cultura: e può capitare di passare di fronte a un’opera senza chiedersi il perché della collocazione. Vorrei cogliere l’aspetto positivo della provocazione, che è in qualche modo una forma di street art. La accoglieremo come capita anche con altre provocazioni, magari più accese.

"

Nel pomeriggio dal Comune di Roma è arrivata la comunicazione che il monolite sarà rimosso entro 24 ore, e una multa verrà comminata all'artista responsabile dell'installazione abusiva. "Stiamo rimuovendo il monolite bifronte. Speriamo che Mondrian condivida..." ha twittato ironico il comandante dei vigili della capitale, Raffaele Clemente.


Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica