Emergono intercettazioni dalla vasta operazione anti-terrorismo in Abruzzo, nel teramano, che ha portato all'arresto di 8 tunisini e 2 italiani. In manette è finito anche l'imam della moschea Dar Assalam di Martinsicuro. Una raccomandazione netta e chiara è stata fornita da due indagati: "In Siria ci sono vari gruppi e non bisogna unirsi al gruppo sbagliato".
Le intercettazioni
Nello specifico "i migliori sono Al Nusra e Fateh Al Islam, che sono appoggiati da Stati come Qatar e Arabia Saudita. Ci sono altri gruppi che non si sanno comportare; Al Nusra invece è l'esercito dell'Islam, è un'organizzazione buona". In altre conversazioni emerge poi un radicalismo religioso: "Che botta però a Parigi, eh... mi tengo la mia opinione per me e me la tengo nel cuore. Non è la questione credere o non credere, se ti è piaciuta o non ti è piaciuta. Con loro che uccidono i nostri figli noi uccidiamo i loro figli, con loro che uccidono le nostre donne noi uccidiamo le loro donne".
Nell'ordinanza cautelare si legge che "in diverse circostanze avevano esternato una marcata posizione ideologica antioccidentale". Riferivano inoltre che all'imam Atef Argoubi venivano avvicinati giovani musulmani "sui quali operare un rapido processo di radicalizzazione aprendo loro di fatto la strada verso scenari di conflitto come quelli siriano ed iracheno.
Il monitoraggio attraverso attività tecnica e dispositivi dinamici di osservazione dei fratelli Argoubi dal settembre 2015 al febbraio 2017, consentiva di riscontrare in capo all'Imam Atef inquietanti manifestazioni di radicalismo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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