Ora la villa galleggia (e può pure navigare)

Ora la villa galleggia (e può pure navigare)

Inesauribile l'estro creativo di Christian Grande, giovane quanto pluri-premiato designer specie nel settore dello yacht design - la sua specializzazione - anche se il suo studio «Christian Grande DesignWorks» progetta diverse famiglie di prodotti industriali, dalla nautica all'automotive design e all'architettura civile (www.christiangrande.com). Tutti oggetti di grande impatto estetico ma anche godibili, performanti, sicuri, curati nei dettagli e robusti, oggetti il cui intento è quello di migliorare la vita di chi li abita, li guida o anche solo si limita ad osservarli. Matita di Italia Veloce (bici), Picchio Boat, Sanlorenzo Yachts e Sacs Marine per i super ribs, Grande guarda adesso oltre gli spazi limitati di uno yacht e lancia il nuovo concetto di «Floating Villas», ville galleggianti modulari ed eco-sostenibili. Che sempre con l'acqua hanno a che fare ma permettono di viverla in una differente e inconsueta maniera. Un progetto futuristico, che riguarda la realizzazione di unità abitative flottanti da realizzarsi in catena modulare e quale vero e proprio abaco di elementi costruttivi e compositivi dell'involucro abitativo. Non solo una nuova concezione dell'abitare, caratterizzata come nel suo stile da elevata cura dei dettagli e possibilità di personalizzazione degli ambienti esterni e interni grazie alle infinite possibilità offerte dalla modularità, per cui si può passare dal singolo blocco monolocale a interi villaggi articolati su più livelli. Ma anche e soprattutto una nuova concezione di vita nella natura e nel suo pieno rispetto, integrando la floating villa nel paesaggio circostante. Un sistema che si articola sul modulo galleggiante (6,5 m. x 3,25 m.), concepito per diventare il riferimento modulare su cui installare differenti sovrastrutture la cui stabilità è garantita dalla conformazione dei galleggianti. Un apparato abitativo pensato per poter essere ampliato tanto in orizzontale accoppiando più moduli base, quanto in verticale fino a 2 piani calpestabili. Con solai a sezione cava in modo da garantire un buon isolamento termico ed acustico e concepiti per poter ospitare gli impianti idraulici ed elettrici, mentre gli stessi moduli possono avere funzione impiantistica ed essere sede di apparati più voluminosi quali pompe dell'impianto idraulico, compressori per la climatizzazione, serbatoi delle acque e così via. Mentre l'impianto distributivo e i camminamenti sono allestiti tramite moduli speciali come banchine o passerelle, parapetti e ponticelli, derivati dal modulo base e appositamente adattati al fine di creare agglomerati ricettivi, villaggi vacanza o apparati commerciali galleggianti dinamici e con la possibilità di crescere nel tempo, nel rispetto dell'ambiente e in relazione col contesto. Insomma, un'urbanizzazione equilibrata del territorio marino, con interventi eco-sostenibili e poco invasivi, all'occorrenza rimovibili e perfino semoventi, dato che il progetto prevede la possibilità di dotare il modulo base di motore elettrico fuori bordo ed elica di prua, fissandoli ai medesimi elementi di connessione delle diverse basi.

Ma al di là delle caratteristiche tecniche, ciò che più affascina in queste house boats è da un lato l'alta possibilità di personalizzazione degli interni e delle finiture esterne e dall'altra il loro essere un nuovo concetto di habitat, totalmente extraurbano ma all'occorrenza perfettamente connesso con la cosiddetta civiltà grazie alla tecnologia. Una floating villa come buen retiro insomma, ma che può diventare un ufficio remoto lontani dallo stress della cosiddetta civiltà.

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