Il caso Alitalia continua ad agitare il governo. La situazione, dopo il referendum tra i dipendenti, è diventata sempre più rischiosa. A quanto pare la compagnia ha circa sei mesi di vita, allo scadere verrà venduta o andrà in liquidazione. Questo è di fatto l'orientamento del ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda. E a quanto pare sulla stessa linea si schiera anche via xx settembre con Pier Carlo Padoan. Il ministro del Tesoro è stato chiaro: "Ove l'impresa delibererà di richiedere l'amministrazione straordinaria si procederà con la massima tempestività all'apertura della procedura e alla nomina dell'organo commissariale straordinario con il compito di provvedere alla gestione dell'impresa e di predisporre e attuare il programma che consenta una gestione conservativa dell'insolvenza". Poi ha aggiunto: "Il governo non è disponibile a partecipare direttamente o indirettamente a un eventuale aumento di capitale della società". Alitalia "è un' impresa privata e l'esito della sua attività è ascrivibile esclusivamente alle scelte degli azionisti e del management", ha aggiunto il ministro.
Padoan inoltre, ha precisato che l'eventuale intervento dello Stato sarà finalizzato esclusivamente "ad evitare l'interruzione delle attività" della compagnia aerea. Insomma a quanto pare l'orientamento del ministro del Tesoro è opposto a quello dei renziani che invece non hanno mai escluso l'ipotesi di un intervento per il salvataggio di Alitalia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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