In seguito al litigio ed alla rissa con un connazionale in un bar di Saletto (Padova) compiono un raid in casa di quest'ultimo e la devastano dopo aver rubato un portafogli, incuranti della presenza e del terrore di moglie e figlia del loro obiettivo.
I responsabili sono due marocchini di 19 e 21 anni, che intorno alle 21:30 dello scorso martedì si trovavano all'interno dell'Art Cafè. Qui hanno iniziato a bere insieme ad un connazionale residente in paese, col quale ad un certo punto è nata una discussione, divenuta via via più accesa anche a causa dei fumi dell'alcol.
Dalla lite alle mani il passo è stato breve, ma durante la colluttazione i due giovani hanno avuto la peggio. Uno di essi in particolar modo, colpito in pieno viso, ha riportato una ferita alla fronte. Ancora completamente ubriachi e furiosi, i magrebini hanno raggiunto l'abitazione del rivale in via Garzara per vendicarsi di lui, mentre quest'ultimo si trovava ancora all'interno del locale.
Prima si sono impossessati di un machete, poi hanno sfondato l'ingresso dell'abitazione e messo in atto il loro piano, fregandosene della presenza della moglie e della figlia di soli 4 anni del connazionale. Queste, terrorizzate, hanno assistito alla devastazione dell'appartamento da parte dei due nordafricani. Dopo aver distrutto alcuni mobili e tutto ciò che capitava loro a tiro, questi ultimi hanno arraffato degli oggetti ed un portafogli e si sono dileguati rapidamente dall'appartamento.
Invece di allontanarsi, tuttavia, i marocchini hanno continuato a restare nelle vicinanze ed a dar spettacolo per strada. Ecco perchè, tra urla e schiamazzi, hanno attirato l'attenzione di alcuni residenti, che si sono rivolti alle forze dell'ordine.
Sul posto i carabinieri del comando provinciale di Padova, che hanno trovato i due magrebini a petto nudo ed a breve distanza dall'appartamento devastato. Alla loro vista i malviventi hanno dato in escandescenze, scagliando contro i militari una catena d'acciaio ed una bottiglia di vetro, prima di tentare una vana fuga. Il luogo in cui hanno cercato riparo, infatti, era l'abitazione di uno dei due, presto circondata da alcune volanti. Dopo un'irruzione in casa, i nordafricani sono stati catturati e portati in caserma, dove nel frattempo era giunta notizia di quanto accaduto poco prima.
Sentito dagli inquirenti anche il connazionale dei due giovani, che ha raccontato l'intera vicenda.
Rinchiusi dietro le sbarre del carcere di Rovigo almeno fino all'udienza di convalida, i due sono accusati di danneggiamento, violenza privata, violazione di domicilio, rapina, minacce e resistenza a pubblico ufficiale. Si tratta del 19enne Errais El Mehdi e del 21enne Hanzaz Hamza, quest'ultimo clandestino nonché destinatario di un decreto di espulsione, evidentemente non ottemperato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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