C'era una volta il cartello, odioso, "non si affitta ai meridionali". Nel 2018, nella civilissima città di Padova, è ancora possibile leggere simili annunci razzisti. A denunciarlo è una studentessa di medicina 24enne, Martina Wave Ogunleye, di origini nigeriane.
Che, come riporta il Mattino di Padova, ha trovato su un gruppo Facebook dedicato alla ricerca di case e stanze in affitto l'offerta di un bilocale in località Maserà. Interessata dall'opportunità, ha contattato il numero indicato per avere maggiori informazioni.
Ma al momento di chiamare si è subito sentita chiedere di quale nazionalità fosse, come se questo costituisse un discrimine insuperabile. Facile pensare che la domanda sia sorta al momento in cui il proprietario dell'appartamento abbia visto la foto profilo della ragazza, che ha la pelle scura avendo la mamma italiana e il papà nigeriano.
"Ho risposto che non comprendevo il nesso con la mia richiesta di informazioni e che comunque sono italiana, nata in Italia", racconta attonita. Tuttavia la padrona di casa si è giustificata dicendo che "Mi sembrano informazioni legittime per sapere chi entra a casa mia" e negandole comunque la possibilità di affittare l'appartamento.
Il caso, che sta scatenando una violenta polemica sui social network fra chi giustifica la proprietaria della casa sostenendo che ciascuno può scegliersi gli affittuari che preferisce e chi invece condanna una discriminazione basata esclusivamente sul colore della pelle, purtroppo non è senza precedenti.
Proprio a
Padova, appena a ottobre dello scorso anno, aveva fatto discutere un annuncio razzista in cui si offriva una casa in affitto ma non ai meridionali. Come a dire che la storia, purtroppo, a volte sembra ripetersi anche nei suoi aspetti peggiori.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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