Pamela, Oseghale al telefono: "Sta male, non so che fare"

Sarebbe stato lo stesso uomo a raccontare di quella telefonata

Pamela, Oseghale al telefono: "Sta male, non so che fare"

"La ragazza si è sentita male, non so che fare...". Ci sono queste parole di Innocent Oseghale, il 29enne indagato a piede libero per l'omicidio di Pamela Mastropietro, tra il materiale in mano a chi sta indagando sui fatti di Macerata.

Sarebbe stato lui stesso a riferirlo, dicono le indiscrezioni, in una telefonata a Anthony Anyanwu, il quarto indagato. Lo avrebbe sentito due volte quel giorno, per parlare del permesso di soggiorno. E intorno alle 14.30 gli avrebbe detto della presenza in casa di Pamela, aggiungendo che stava male e che non era sicuro di cosa potesse fare.

Intanto si aggiunge a quanto si sa sulla vicenda anche quanto raccontato da una commessa

e dal proprietario del negozio dove fu comprata la candeggina utilizzata dopo che Pamela era stat uccisa. I due hanno riconosciuto due degli indagati, sostenendo che proprio loro abbiano effettuato l'acquisto del materiale per la pulizia.

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