Il Papa ai giovani: "Ascoltare anche chi pensiamo ci farà male"

Il Papa parla ai giovani della Giornata mondiale di apertura e incontro, e chiede di abbattere muri e barriere

Il Papa ai giovani: "Ascoltare anche chi pensiamo ci farà male"

"Costruire ponti e abbattere muri (siano recinti o reti)". Sono queste le parole che papa Francesco rivolge ai fedeli che si sono riuniti a Cracovia, per la Giornata mondiale della gioventù, a cui parla di una "avventura" e chiede apertura al diverso.

Un impegno, dice Francesco, "nell'avventura di costruire ponti e abbattere muri (siano recinti o reti); nell'avventura di soccorrere il povero, chi si sente solo e abbandonato, chi non trova più un senso per la sua vita".

Ma pure l'ascolto "di coloro che non comprendiamo, di quelli che vengono da altre culture, altri popoli, anche di quelli che temiamo perché crediamo che possono farci del male".

Per i giovani anche un invito a non lasciarsi andare. "Mi addolora incontrare giovani che sembrano 'pensionati' prima del tempo, questo mi addolora. Che sembrano siano andati in pensione a 23, 24, 25 anni. Mi preoccupa vedere giovani che hanno gettato la spugna prima di iniziare la partita. Che si sono arresi senza aver cominciato a giocare. Che camminano con la faccia triste, come se la loro vita non avesse valore. Sono giovani essenzialmente annoiati e noiosi e annoiano gli altri".

In serata una conferenza stampa di padre Federico Lombardi, portavoce della

Santa Sede, che ha parlato della caduta del Papa, avvenuta questa mattina al Santuario di auschwitz. "Non c'è stata nessuna conseguenza", ha detto, spiegando di avere chiesto delle sue condizioni direttamente al Pontefice.

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