Aveva ritratto Papa Benedetto XVI e padre Georg Gaenswein affiancati, separati solo dall'immagine di un membro maschile in erezione. Un'opera di dubbio gusto, esposta in pieno centro a Milano, con tanto di didascalia a sfondo sessuale.
Un'opera per cui l'artista meneghino Xante Battaglia è stato condannato a 800 euro di multa per vilipendio alla Religione cattolica. La sentenza, definitiva, arriva dalla terza sezione penale della Cassazione, che ha rigettato il ricorso del Battaglia.
L'artista aveva vanamente tentato di sostenere che la sua opera fosse "la rappresentazione della ritenuta posizione oppositiva nei confronti dell’omosessualità delle gerarchie ecclesiastiche e non l’allusione a sussistenti rapporti interpersonali di natura non consentita verso chi ha fatto voto di castità".
"L’opera esposta - prosegue la Cassazione - in uno con la citata didascalia, che ne costituisce essenziale corredo, e valutatane l’immediata percepibilità da parte di tutti i passanti, intendeva chiaramente riferirsi - si sottolinea nella sentenza della terza sezione penale - a rapporti sessuali di natura omosessuale e non costituiva un’espressione interpretabile in termini artistici, come vorrebbe l’appellante, ma anzi, per le obiettive caratteristiche delle riproduzioni, indecorosa ed offensiva nell’accezione dell’uomo
medio."Il trittico fotografico di Battaglia, insomma "lungi dall’essere meramente critica di costumi sessuali non consentiti a ministri del culto, appare costituire una mera contumelia, scherno e offesa fine a se stessa."
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.