Immagina, una sera, una voce dall’altro capo della cornetta. Quella, inconfondibile, di Silvio Berlusconi. Ti tende la mano, non certo incorniciata dal polsino inamidato da vignetta di Vauro, ma vera, umana, sincera. E dice: “Mercoledì sono a Roma, se viene a trovarmi, la vicenda della casa la sistemo io”. È capitato ieri sera, nel corso della trasmissione Quinta Colonna, ad Emmanuel Mariani. Dipendente Atac di 42 anni con una storia incredibile sulle spalle. Un fardello che, adesso, grazie all’interessamento del numero uno di Forza Italia, spera di lasciarsi definitivamente alle spalle.
Sua figlia, Maria Noemi, è aggrappata alla vita attraverso un groviglio di tubicini. Da quando è nata, dodici anni fa, respira e si alimenta artificialmente. Ma, nonostante questo, l’Ufficio per le Politiche Abitative di Roma Capitale ha disposto l’annullamento del provvedimento di assegnazione dell’alloggio popolare in cui Maria Noemi vive dal 2006. La famiglia Mariani, compresa nell’elenco delle 306 assegnazioni ritenute illegittime dalla Magistratura penale, è sotto sfratto.
Pensava non fosse possibile. Emmanuel, ancora incredulo, racconta a Il Giornale.it: “Ad un certo punto, durante la diretta, ho sentito la sua voce. Sono sincero, lì per lì ho pensato fosse uno scherzo”. Ed invece era tutto vero. Così, ora, Emmanuel cerca di realizzare quello che gli è capitato – “mi sono pizzicato le guance”, ammette – in attesa di esser contattato dallo staff dell’ex presidente del Consiglio. “Non è facile spiegare a parole quello che sto vivendo, fa un certo effetto sentire Berlusconi che prende a cuore proprio te”.
Emmanuel, ospite della trasmissione di Paolo Del Debbio, era andato in televisione per raccontare la sua storia. Per chiedere aiuto. “Un ultimo disperato tentativo – dice – per attirare l’attenzione dell’Amministrazione capitolina e trovare una soluzione per mia figlia”. Ed invece, a sorpresa, sono arrivate le rassicurazioni di Berlusconi. “Dopo mesi di incertezza, finalmente una prospettiva concreta. Sa quante volte ho chiesto al sindaco di Roma, Virginia Raggi, di venire qui ad incontrare mia figlia?”.
Il bello e il brutto di una vicenda che ha tenuto con il fiato sospeso mezza Roma e che, adesso, sembra avvicinarsi al lieto fine è che nella Capitale pentastellata, ostaggio della legalità un tanto al chilo, non c’è solo Maria Noemi. Il pensiero di Emmanuel va anche alle altre famiglie, sfrattate come lui dalle case popolari, che però non possono contare sull’aiuto di nessuno.
“Ci vorrebbe un Berlusconi per ognuno di loro – dice – è assurdo! Possibile che le risposte che chiediamo noi romani debbano arrivare da Milano, come fossero un privilegio? La casa, per come la vedo io, è un diritto”. Ed anche se “la gioia e la gratitudine sono grandi”, Emmanuel ha paura: “Ho paura per gli altri, ho paura per la mia città, ci hanno abbandonato”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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