Il passo falso dell'Audi gialla: "C'è un indizio nel bagagliaio"

Il fuoco, come sa qualsiasi banda di rapinatori, cancella le tracce. Elimina le impronte digitali. Distrugge i capelli che possono essere finiti dentro un passamontagna: ma adesso c'è un indizio

Il passo falso dell'Audi gialla: "C'è un indizio nel bagagliaio"

Il fuoco, come sa qualsiasi banda di rapinatori, cancella le tracce. Elimina le impronte digitali. Distrugge i capelli che possono essere finiti dentro un passamontagna. Fa scomparire residui di sudorazione o materiale organico contenente Dna. Ma la solerzia e la precisione con cui hanno cominciato a muoversi ieri gli uomini del Ris di Parma lascia pur sempre aperto uno spiraglio investigativo. Nella carcassa dell’auto i Ris hanno scoperto un piede di porco lasciato nel bagagliaio: e qui potrebbero esserci delle impronte digitali.

Intanto la Procura di Venezia ha aperto, come già altre procure venete, un fascicolo sulla vicenda dell’ Audi gialla trovata bruciata questa notte nel trevigiano. L’auto utilizzata da tre malviventi, probabilmente dell’est Europa, era stata utilizzata in una serie di raid in numerosi luoghi e nel veneziano in particolare aveva fatto una inversione a ’Ù sul passante di Mestre, nella notte di giovedì scorso, manovra dopo la quale era morta una donna in un incidente; il gruppo aveva poi compiuto almeno due furti e quindi si era opposto a tre posti di blocco delle forze dell’ordine.

Mentre sull’incidente mortale l’indagine è in corso sul dubbio rapporto causa-effetto, per gli investigatori non ci sarebbero dubbi sugli altri fatti in particolare sulla fuga dai posti di blocco circostanza che ha portato la Procura lagunare ad iscrivere nel fascicolo gli ignoti con l’ipotesi di reato di resistenza. L’inchiesta è affidata al Pm Stefano Ancillotto mentre sul fronte delle indagini è stato attivato uno stretto coordinamento tra le varie forze dell’ordine.

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