Per le popolazioni di Umbria e Marche l’incubo del terremoto senza non avere fine. Tra la serata di ieri e questa mattina, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato diverse scosse, la più forte delle quali di magnitudo 3.3 con epicentro a Norcia, in provincia di Perugia.
Poco prima dell’alba, alle 4.19, è stato rilevato un sisma di magnitudo 2.1 con epicentro a 3 km dalla stessa città umbra, a 14 chilometri da Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) e a 11 da Castelsantangelo sul Nera, nel Maceratese, dove la scorsa settimana è stato in visita il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
Già nella tarda serata di ieri erano state registrate, nella medesima zona, tre fenomeni. Alle 21.36 il più forte con una magnitudo di 3.3 sulla scala Richter. Le altre due scosse avvenute nell’area, di 2.1 e 2.7, erano invece avvenute rispettivamente alle ore 21.30 e 20.04.
[STIMA #PROVVISORIA] #terremoto Mag tra 3.0 e 3.5 ore 21:36 IT del 18-09-2019, prov/zona Perugia #INGV_23108161 https://t.co/QSEAqeg269
— INGVterremoti (@INGVterremoti) 18 settembre 2019
Eventi tellurici che, seppur non abbiano causato danni, hanno creato una certa apprensione nella popolazione. Da giorni, infatti, prosegue lo sciame sismico nel Centro Italia, in particolare nella zona di Norcia.
Lo scorso lunedì, sempre nello stesso territorio,
era stato registrato un terremoto di magnitudo 3 sulla scala Richter, alle 7.22 a una profondità di 10 chilometri. A questo sisma sono seguite nell'arco di venti minuti altre tre di magnitudo rispettivamente 2.6, 2.2 e 2.0.
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