L'orco in un ospedale pediatrico. Sarebbero una ventina le minorenni cadute nella trappola di un infermiere 59enne dell'ospedale pediatrico Burlo Garofalo di Trieste.
Gli abusi si sarebbero consumati un anno fa. Secondo l'accusa, l'uomo avrebbe sfruttato a proprio piacimento il ruolo ricoperto all'interno della struttura e, nel reparto di ortopedia, avrebbe palpeggiato bambine e adolescenti, di età compresa tra i 2 e i 15 anni, durante le visite. Non solo. Tutti gli atti compiut sarebbero poi stati filmati con una penna "micro spy".
L'infermiere in più di una occasione avrebbe agito davanti agli stessi parenti delle vittime, con toccatine veloci che non davano tanto nell'occhio. Sarebbe andato avanti indisturbato, finché la madre di una bambina, insospettita dal suo comportamento, ha messo in allerta la direzione sanitaria dell'ospedale infantile. Dopo la segnalazione, sono state avviate le indagini, e gli investigatori hanno installato le telecamere per monitorare i "movimenti" del 59enne.
Le registrazioni hanno provato la colpevolezza dell'uomo, che deve ora rispondere di violenza sessuale e detenzione di materiale pedopornografico: a seguito della perquisizione della sua abitazione sono stati, infatti, rinvenuti 250 video e migliaia di foto di minorenni molestate.L'infermiere è stato arrestato ai domiciliari. I suoi avvocati difensori hanno chiesto una perizia psichiatrica, che è stata concessa dallo stesso giudice che ne ha disposto l'arresto.
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