Rimpatriato con un volo partito da Malpensa, il 20enne marocchino accusato di jihadismo e quindi ritenuto pericoloso per la sicurezza nazionale. Ilyass Hadouz, residente in Italia, era finito sotto la lente degli investigatori nel corso di una serie di indagini effettuate nel corso dello scorso anno.
Le indagini condotte dalla procura distrettuale di Roma avevano evidenziato le attività criminali portate avanti da Hadouz, specialmente attraverso i social netowork. Il marocchino fu infatti indagato per istigazione a delinquere per finalità di terrorismo e partecipazione a un'associazione terroristica.
Hadouz infatti, attraverso una serie di video online, avrebbe inneggiato al martirio e alla ricompensa che Dio avrebbe donato alla comunità islamica dedita alla jihad.
Il giovane, dichiaratosi innocente, fu rinchiuso in una cella del carcere di Torino, fino all'epilogo odierno.
Lo scorso
anno i provvedimenti di espulsione sono stati 126. Dal 2015 ad oggi, 375. Il ministro dell'Interno Matteo Salvini ne ha firmate due nel 2019, mentre gli altri provvedimenti portano la sigla dei prefetti o dell'autorità giudiziaria.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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