Era intervenuto in difesa di una donna, presa a schiaffi in mezzo alla strada da un extracomunitario nelle vicinanze del tribunale penale di Perugia presso cui si stava recando per prendere servizio, e per questo motivo il cancelliere era stato barbaramente pestato a sangue dallo stesso individuo, finendo in ospedale con seri traumi.
Finalmente, dopo giorni di incessanti ricerche, il responsabile è stato individuato e tratto in arresto grazie ai carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Perugia: si tratta di un uomo di nazionalità gambiana, ora accusato di lesioni gravi.
L'episodio incriminato si è verificato durante la mattina dello scorso giovedì 30 gennaio. Sono all'incirca le 8:30, quando il cancelliere scende dall'autobus e si incammina lungo via XIV settembre per raggiungere il tribunale ed entrare in servizio.
Poco prima di arrivare a destinazione, tuttavia, assiste ad una scena che non può non suscitare il suo sdegno e che lo spinge ad intervenire immediatamente. Uno straniero, descritto come centroafricano dalla vittima durante il primo racconto effettuato agli inquirenti, cammina a breve distanza da lui, ed a passo spedito supera una donna, contro la quale si accanisce con veemenza. Dopo averla spintonata, l'extracomunitario inizia a colpirla con forti schiaffi al volto, tutto in mezzo ad una strada e totalmente incurante della presenza di altre persone nelle vicinanze.
Sotto choc per la scena a cui era stato costretto ad assistere, il cancelliere afferra il proprio telefono cellulare per contattare le forze dell'ordine. Un'intromissione che fa montare su tutte le furie lo straniero il quale,senza pensarci due volte, si scaglia con forza contro l'uomo. Centrato da un pugno in pieno volto, il cancelliere rovina a terra, cosa che non impedisce al malvivente gambiano di accanirsi uilteriormente su di lui, prima di allontanarsi dal posto e far perdere le proprie tracce.
All'arrivo delle forze dell'ordine, infatti, il responsabile era già sparito. Immediatamente sono giunte due ambulanze, che hanno trasportato la donna, una 36enne di nazionalità ucraina, ed il cancelliere, in ospedale. Quest'ultimo, rimasto ricoverato per qualche giorno al Santa Maria della Misericordia, ha riportato la frattura del naso e di uno zigomo, ricevendo una prognosi di 40 giorni. Venti invece quelli attribuiti alla donna, subito interrogata dagli inquirenti, ai quali la stessa aveva riferito di non conoscere affatto il responsabile, una versione ancora sottoposta a vaglio.
Fondamentali per rintracciare il responsabile le descrizioni fornite dal cancelliere e da una sua collega che aveva assistito alle fasi conclusive del pestaggio.
Prezioso anche il contributo delle immagini estrapolate dalle videocamere di sorveglianza presenti nella zona dell'aggressione.Il gambiano, arrestato nella serata dello scorso lunedì 3 febbraio, resta a disposizione dell'autorità giudiziaria.
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