Un sacerdote di Piacenza, don Stefano Segalini, è stato arrestato con l’accusa di abusi sessuali. Il prete è indagato dalla procura della Repubblica di Piacenza per abusi sessuali su ragazzi, tutti maggiorenni, e per procurato stato di incapacità, in base all’articolo 613 del codice penale.
L’uomo fino allo scorso maggio era parroco di San Giuseppe Operaio, tra le parrocchie più popolose della città, quando era stato allontanato dal vescovo Gianni Ambrosio e destituito in via cautelare dell'incarico dopo alcuni esposti giunti in diocesi disponendo, allo stesso tempo, l'allontanamento presso un centro diocesano di "cura spirituale" in Lombardia.
Dalle denunce è scattata l'indagine della squadra mobile di Piacenza che, in questi mesi, ha ascoltato diversi giovani che frequentano la parrocchia. Di recente, inoltre, la polizia aveva effettuato anche una perquisizione nella chiesa dove il sacerdote svolgeva il suo servizio.
Si sospetta, infatti, che il parroco possa aver somministrato droghe o altre sostanze chimiche alle sue vittime per renderle incapaci di difendersi e di capire quanto accadeva per, poi, commettere gli abusi. Nel pomeriggio di ieri, agenti della squadra mobile di Piacenza ha eseguito l'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari richiesta dal pm Emilio Pisante e firmata dal gip del Tribunale di Piacenza.
L'arresto di don Segalini è basato su una misura cautelare nel corso di
un'indagine che non è ancora terminata. Sulla base dei primi riscontri, la procura ha valutato che possano sussistere una o più esigenze cautelari. Nei prossimi giorni il sacerdote verrà ascoltato per l'interrogatorio di garanzia.
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