Piacenza, egiziano pesta agenti e li accusa di averlo aggredito

Gli agenti della polizia di Stato avevano fermato l’egiziano ed un suo compagno per effettuare un controllo, trovandoli in possesso di alcuni grammi di marijuana ed un arnese da scasso. All’arrivo in questura, dove si sono svolte le formalità per la denuncia a piede libero, è avvenuta l’aggressione: i racconti delle due parti, tuttavia, non coincidono

Piacenza, egiziano pesta agenti e li accusa di averlo aggredito

Udienza rinviata per un 22enne egiziano, finito in manette lunedì scorso dopo essere stato fermato dalle forze dell’ordine in una strada di Piacenza.

Stando a quanto riferito dagli inquirenti, lo straniero si trovava in auto con un suo amico, un lodigiano di 26 anni, quando si è imbattuto in una pattuglia della polizia di Stato all’altezza di via Madre Teresa di Calcutta. Gli agenti erano infatti intenzionati ad effettuare un controllo e, dopo aver perquisito la vettura ed i due giovani, hanno effettivamente rinvenuto circa 3 grammi di marijuana occultati in un paio di piccoli contenitori. Non solo. All’interno dell’auto è stato inoltre trovato un cacciavite della lunghezza di 17 centimetri, considerato un valido arnese da scasso.

Per i due giovani, fra l’altro pregiudicati, è perciò scattata una denuncia per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, ed una per porto di oggetti atti allo scasso che ha riguardato soltanto il lodigiano, alla guida dell’auto.

Giunti negli uffici della questura di Piacenza, tuttavia, sarebbero sorti i veri problemi. Problemi che hanno portato ad un’autentica diatriba giudiziaria. Secondo il racconto degli agenti, l’egiziano sarebbe divenuto violento nonappena raggiunta la centrale della polizia di Stato. Fuori di sé avrebbe infatti assalito gli uomini in divisa prendendoli a calci e pugni, per poi afferrare una sedia e scagliarla contro di loro.

Ad avvalorare la testimonianza degli agenti, il fatto che due di questi si siano dovuti presentare in pronto soccorso per ricevere le cure del personale medico. Per loro, una prognosi di tre giorni.

A seguito di ciò, il 22enne è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, ma al momento della convalida dell’arresto, è arrivata un’altra versione dei fatti. È infatti intervenuto il legale dell’egiziano, Eugenio Losco del tribunale di Milano. Nell’udienza di ieri, l’avvocato ha chiesto al giudice di non convalidare la misura cautelare detentiva, in quanto sarebbe stato il suo assistito a subìre un’aggressione dagli agenti di polizia.

L’egiziano, infatti, ha dichiarato che sono stati i poliziotti a picchiarlo dopo che si era originato un diverbio durante lo svolgimento della procedura burocratica inerente la compilazione della denuncia a piede libero nei suoi confronti (quella di spaccio).

Un agente lo avrebbe afferrato per il collo e poi sbattuto contro un muro. Lo straniero sarebbe quindi finito a terra, stordito da un colpo ricevuto alla testa, e qualcuno ne avrebbe approfittato per assestargli un calcio.

Il 22enne ha inoltre riferito al giudice Fiammetta Modica che durante la notte, chiuso in una cella di sicurezza della questura, avrebbe chiesto in più occasioni di essere accompagnato al pronto soccorso senza mai venire ascoltato.

Tanto è bastato per “congelare” la sua situazione. Il gip ha accolto la richiesta avanzata dalla difesa ed il processo ha subìto un rinvio, in attesa di prossimi sviluppi.

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