"Pianificava di avvelenare la famiglia da giugno"

Il ragazzo ha comprato il tallio lo scorso settembre a Padova

"Pianificava di avvelenare la famiglia da giugno"

È stato Mattia Del Zotto a indicare ai carabinieri dove aveva nascosto le boccette di veleno ancora inutilizzate. Le cinque confezioni ancora intonse erano conservate nella cantina della sua casa di via Fiume a Nova Milanese.

Il giovane è stato arrestato con l'accusa di aver avvelenato con il tallio la sua famiglia. Il 27enne ha ammesso subito dopo di aver ucciso "per punire soggetti impuri".

Il tallio

Pochi giorni fa, gli inquirenti hanno sequestrato una miscela di erba per tisane con tracce del metallo pesante. Il tallio è stato comprato da Mattia Del Zotto in una ditta di Padova con il nome fittizio di Davide Galimberti. I carabinieri hanno trovato una mail nella casella di posta in cui il ragazzo chiedeva informazioni sul costo, l'arrivo della merce e l'addebito dell'Iva.

Analizzando il computer del giovane, gli investigatori hanno scoperto che il 27enne pianificava di avvelenare la sua famiglia fin da giugno. A settembre il giovane si era recato a Padova per ritirare il veleno: il 15 settembre il suo telefono ha agganciato le celle della cittadina veneta, mentre alla famiglia ha raccontato di dover andare a fare un colloquio.

Mattia Del Zotto ha rivelato ai carabinieri di aver agito in diversi momenti, continuando ad avvelenare la famiglia per una questione di "opportunità".

Le forze dell'ordine hanno trovato in casa del giovane a Nova Milanese sei boccette di tallio con 60 grammi di sostanza chimica: l'ipotesi è che avesse intenzione di colpire anche i genitori, per il momento graziati.

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