Un circolo Arci di Pisa invita Giuseppe Povia per un concerto, i vertici provinciali dell'organizzazione si ribellano provocando l'annullamenteo dello show e la polemica è servita.
Teatro della querelle il circolo Pisanello della città della Torre pendente. Il cui presidente, Nico Palla, ha annunciato di essere pronto a dimettersi "se i soci del circolo non vorranno uscire dall'Arci". Il motivo di quella che a un occhio disattento potrebbe sembrare solo una bega interna al circolo è legato alle posizioni di Povia.
Che da più parti è stato etichettato come omofobo, sopratutto dopo la canzone Luca era gay - che per la verità risale ormai al 2009. "Abbiamo ricevuto una visita dei rappresentanti provinciali di Arci – continua Palla – che, dopo avermi espresso il loro parere contrario al concerto, mi hanno consegnato una lettera firmata dalla presidente provinciale Stefania Bozzi, nella quale mi venivano rammentati alcuni articoli dello statuto."
Nel mirino ci sono gli articoli riferiti alla "non conformità per le attività all'interno del circolo che confliggano con le diversità di genere".
E giova ricordre che fra gli affiliati ad Arci c'è anche Arcigay, che potrebbe non aver visto di buon occhio l'arrivo di un artista così mal visto dagli ambienti Lgbt.Il diktat anti-Povia, però, non piace per nulla a Palla, che ricorda come l'iniziativa, organizzata per risollevare i bilanci del circolo, rischi di concludersi con una perdita netta di quasi mille euro.
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