Stava dando da mangiare dell’omogeneizzato a sua figlia, una bimba di soli 6 mesi, quando si è accorta che qualcosa non andava. La bambina, infatti, ha improvvisamente iniziato a fare delle strane e insolite espressioni provocate, probabilmente, da un qualcosa legato al cibo che stava ingerendo.
Quel sospetto è divenuto presto realtà. Solo la prontezza di riflessi della madre, infatti, ha evitato che la piccola ingerisse un pericoloso pezzetto di plastica di circa un centimetro che era contenuto, per motivi in corso di accertamento, all'interno dell'alimento.
La donna, che risiede a Pavia di Udine in Friuli, dopo aver evitato una terribile tragedia ha immediatamente sporto denuncia al Nas dei carabinieri su quanto accaduto. Poiché l’azienda produttrice ha sede a Milano, i militari hanno trasferito gli atti alla Procura della Repubblica del capoluogo lombardo che ha aperto un’inchiesta.
Come da lei stesso precisato, la giovane madre ha dichiarato ai militari di aver mischiato l'omogeneizzato con un altro preparato ma si è detta sicura che il corpo estraneo si trovasse all'interno della merce acquistata.
Dalle prime indagini condotte dalla Pm Maura Ripamonti del dipartimento Ambiente, salute e lavoro è emerso che l’alimento in questione sarebbe stato prodotto in uno stabilimento della Polonia.
Per effettuare i controlli di rito, gli inquirenti hanno
disposto il sequestro del lotto di omogeneizzati venduti nel supermercato dove la madre ha effettuato l’acquisto.Al momento sono in corso le analisi dei Nas ma, fortunatamente, sembrerebbe che si tratti di un caso isolato.
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